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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente&Clima

Pesca illegale nell'Artico, Ue aderisce ad accordo internazionale

I ministri dei Paesi dell'Unione hanno dato l'ok alla firma che mira a porre fine allo sfruttamento intensivo delle specie ittiche e alla salvaguardia dell'ecosistema

L'Ue aderirà presto all'accordo internazionale che mira a impedire la pesca non regolamentata nel Mar Glaciale Artico, il mare (viene considerato un oceano) che sta attorno al Polo Nord e che, con il riscaldamento globale, sta diventando, in estate, relativamente più sgombro dai ghiacci. Per impedirne uno sfruttamento intensivo che potrebbe minarne l'ecosistema, l'accordo mira a dare ai ricercatori il tempo necessario per studiarne l'equilibrio e consentire così uno sfruttamento sostenibile delle sue risorse ittiche.

Essendo ghiacciato (quasi completamente d'inverno, in parte durante l'estate, ma oggi sempre meno), pochissime ricerche scientifiche sono state fatte in queste acque, distanti oltre 200 miglia dalle coste degli Stati che si affacciano sull'Artico. Il Consiglio Ue oggi ha adottato una conclusione su questo accordo, che è stato firmato il 3 ottobre 2018 dai cinque Stati costieri artici (Canada, Danimarca per conto della Groenlandia e delle Isole Faroe, Norvegia, Russia e Usa), insieme alla Cina, all'Ue, all'Islanda, al Giappone e alla Corea del Sud. "Sono fiero di annunciare - dice il ministro dell'Agricoltura rumeno Petre Daea, per la presidenza del Consiglio Ue - che l'Ue sarà presto parte di questo accordo storico, che per la prima volta protegge il Mare Artico e il suo fragile ecosistema. E' un passo importantissimo per rafforzare la gestione degli oceani e renderla più sostenibile".

L'obiettivo dell'accordo è evitare la pesca non regolamentata in mare aperto nell'Artico, applicando delle misure di conservazione e di gestione, nell'ambito di una strategia di lungo termine per salvaguardare la salute dell'ecosistema marino, e per assicurare la conservazione e l'utilizzo sostenibile delle riserve ittiche.

Secondo l'accordo, che è considerato un piccolo miracolo della diplomazia, i dieci Stati firmatari si impegnano a vietare la pesca a fini commerciali in mare aperto nell'Artico per un periodo iniziale di 16 anni (da prorogare automaticamente ogni cinque anni), finché gli scienziati non confermeranno che la pesca in quelle acque, ricchissime ma fragili, può essere condotta in maniera sostenibile e fino a che le parti non avranno concordato meccanismi per assicurare la sostenibilità delle riserve ittiche.

E' la prima volta che le acque del Mar Glaciale Artico, uno degli ultimi spazi veramente selvaggi del pianeta, vengono protette con un accordo internazionale di conservazione e di gestione, anche perché solo di recente il cambiamento climatico le ha rese relativamente più accessibili. 

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