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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente&Clima

Non solo la cimice asiatica, ecco tutti i nuovi insetti che mettono a rischio i raccolti in Italia

L'allarme della Coldiretti: "Due specie su tre arrivano con le importazioni di cibo da Paesi extra Ue, servono più controlli"

È un momento difficile per tanti agricoltori italiani, soprattutto al nord, che si stanno trovando ad affrontare il problema dell'invasione delle cimici asiatiche che stanno mettendo in pericolo i raccolti. Questi insetti divorano la frutta creando ingenti danni economici. Per essere debellati sono necessari interventi nelle ore più fredde della notte, che costringono gli agricoltori a dover lavorare anche dalle 4 alle 6 di mattina.

I rischi delle importazioni

Ma questo insetto, il cui nome scientifico è Halyomorphahalys, è solo l'ultimo dei parassiti alieni che hanno invaso l'Italia in seguito ai cambiamenti climatici provocando all'agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo. Due specie di insetti alieni su tre sono arrivate con le importazioni di prodotti alimentari in Italia dove si sono moltiplicate grazie alle condizioni climatiche favorevoli e all'assenza di nemici naturali. Lo denuncia uno studio della Coldiretti secondo cui è “fondamentale l'intensificazione dei controlli negli scambi commerciali per fermare una strage che mette a rischio i conti economici delle imprese ma anche la biodiversità del Paese”. Secondo l'associazione è strategico che a livello europeo vengano “adottate misure più rigorose nella tutela delle coltivazioni soprattutto nei confronti dell'importazione dall'estero di piante ed essenze vegetali che possono diventare il veicolo per la diffusione di insetti alieni e malattie”.

Il moscerino killer

Oltre alla cimice asiatica sta facendo molti danni anche la Drosophilasuzukii, un moscerino killer che ha attaccato ciliegie, mirtilli e uva soprattutto in Veneto e che è molto difficile da debellare. Le castagne hanno invece pagato un conto salatissimo per colpa del cinipide galligeno del castagno, nome scientifico Dryocosmuskuriphilus, proveniente dalla Cina e che provoca nella pianta la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni contro il quale è stata avviata con successo una capillare guerra biologica. Il suo nemico naturale è l'insetto Torymussinensis, che viene utilizzato per combatterlo ma ci vorrà ancora tempo per ottenere un adeguato contenimento. Secondo quanto spiega la Coldiretti la produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori è invece minacciata dall'insetto killer delle api che mangia il miele, il polline e, soprattutto la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l'alveare. Si tratta del coleottero Aethina Tumida della famiglia dei Nititulidi che aveva già invaso il Nord America alla fine degli anni '90.

Le infezioni

Nel sud del Paese, più in particolare in Sicilia, è stato il virus Tristeza (Citrus Tristeza Virus) a creare danni agli aranci mentre i kiwi dal Lazio al Piemonte hanno dovuto fare i conti con la batteriosi del kiwi (Pseudomonas syringaepv. Actinidiae), così come melo e pero in Emilia sono stati colpiti dal colpo di fuoco batterico (Erwiniaamylovora). Ormai tristemente famoso è il punteruolo rosso, Rhynchophorus Ferrugineus, insetto originario dell'Asia che ha fatto strage di palme dopo essere comparso in Italia per la prima volta nel 2004 e da allora si è dimostrato un vero flagello che ha interessato il verde pubblico e privato in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Abruzzo e Molise.

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