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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pesca elettrica, M5s a Ue: "No a proroghe, sia bandita entro agosto"

In discussione a Bruxelles le norme per porre fine a questa attività considerata da ong e organizzazioni di pescatori dannosa per l'ecosistema marino. D'Amato: "No a passi indietro e scappatoie rispetto a quanto chiesto dal Parlamento"

"La pesca elettrica in Europa va fermata una volta per tutte. Il periodo di transizione termini il 31 luglio 2019". Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 stelle Rosa D'Amato in merito ai negoziati sul regolamento Ue misure tecniche, al cui interno è stata inserita proprio la questione della pesca elettrica, attività molto diffusa di Olanda ma accusata da ong ambientalisti e organizzazioni di pescatori di provocare pesanti danni all'ecosistema marino. 

"Si tratta di un tipo di pesca che comporta gravi conseguenze sia per gli ecosistemi marini sia per le piccole imbarcazioni - dice D'Amato - Il Parlamento europeo ha già chiesto a larga maggioranza che si ponga fine a questa tecnica una volta per tutte. Ma in sede di negoziati con Commissione e Consiglio, si sta cercando un salvataggio last minute". 

Per evitare questo rischio, continua l'eurodeputata 5 stelle - ho presentato una serre di emendamenti. Innanzitutto, ho chiesto che il periodo di transizione termini il 31 luglio 2019 e non nel dicembre 2021, come proposto dal relatore Gabriel Mato. E soprattutto ho chiesto di cancellare qualsiasi scappatoia legale che possa consentire alla pesca a impulsi di proseguire anche dopo il periodo di transizione, come il riferimento assurdo alla ricerca: vorrebbero far passare questa attività come una sorta di sperimentazione scientifica, aprendo di fatto a nuove licenze: un’assurdità. Ricordo, a tal proposito, che lo sviluppo della pesca elettrica è stato fortemente sovvenzionato dai contribuenti europei - almeno 21,5 milioni di euro dal 2007 - anche per portare avanti delle ricerche che non sono state mai effettuate".

Le verità, prosegue D'Amato, "è che le lobby industriali, nello specifico quelle olandesi, stanno cercando in tutti i modi di ribaltare quello che il Parlamento europeo ha sancito ben due volte: la pesca elettrica ve fermata una volta per tutte. Faro’ di tutto perché i tentativi di Commissione e Consiglio di aggirare quanto sancito dall’unica istituzione Ue eletta dai cittadini, ossia l’Eurocamera. Lo faro’ per il bene del nostro ecosistema marino, ma anche dei pescatori italiani: in Olanda, il 92% delle sogliole è pescato attraverso la corrente elettrica e la fetta maggiore di queste catture viene esportato proprio in Italia. Un altro schiaffo per i nostri pescatori a cui intendo porre fine. Per sempre", conclude.

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