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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Arance, Italia secondo produttore Ue. Ma ne importa più di quanto esporta

In Spagna il 56% della produzione registrata nel 2018. E proprio dal Paese iberico arriva il grosso delle nostre importazioni

L'Italia resta il secondo produttore di arance nell'Unione europea dopo la Spagna. Ma mentre il Paese iberico esporta di gran lunga più quante ne importa, da noi la bilancia commerciale è in negativo. E' quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2018, che tra le altre cose segnalano per l'Ue nel suo complesso la produzione più alta dal 2010 a oggi. 

In totale, nel 2018, gli Stati membri europei hanno raccolto 6,5 milioni di tonnellate di arance su 274mila ettari di terreno. Il 56% della produzione è di marca spagnola, con ben 3,6 milioni di tonnellate. Il 24% della quota porta la bandiera italiana, con 1,6 milioni di tonnellate. Al terzo posto la Grecia (0,9 tonnellate). 

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Più di un terzo delle arance raccolte dai singoli Paesi viene esportata, o come futto intero o come succo, verso altri Stati Ue o fuori dai confini dell'Unione: 2,7 milioni di tonnellate, di cui l'88% all'interno del mercato unico. La Spagna, con 161mila tonnellate, è di gran lunga il Paese Ue che esporta di più. Pur non essendo produttore di arance, l'Olanda è al secondo posto, grazie alle sue imprese di trasfomazione che producono succhi (e non a caso è il primo importatore Ue, soprattutto da Paesi terzi). Al terzo posto la Grecia e al quarto l'Italia. 

Dopo l'Olanda, in quanto a import, ci sono Germania e Francia, che, a differenza degli olandesi, si rivolgono soprattutto al mercato interno. Al quarto posto, quasi a parimerito, troviamo Spagna e Italia. A differenza degli iberici, pero', il saldo tra export e import per noi è negativo. Oltre alla stessa Spagna, il grosso delle arance importate arrivano da Sud Africa, Egitto e Sud America.

 

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