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Martedì, 19 Marzo 2024
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Coronavirus, l’agricoltura chiede più aiuti. Ue: “Finiti i soldi”

Su pressione del Governo francese, la Commissione europea ammette che non si possono stanziare altri fondi per il periodo finanziario in corso. E invita gli Stati a fare la loro parte

“Viviamo una situazione di bilancio molto particolare, siamo alla fine del periodo finanziario e abbiamo esaurito i fondi”. Con estrema chiarezza il commissario all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ieri pomeriggio ha risposto agli eurodeputati che chiedevano maggiori sforzi per aiutare la filiera agroalimentare nel contesto della lotta al coronavirus. Le parole del commissario arrivano dopo il pressing del Governo francese, storicamente il più strenuo difensore della Politica agricola comune, che aveva chiesto misure “urgentissime” a difesa dell’intero settore.

La telefonata da Parigi

Ad avanzare la richiesta di maggiore sostegno da parte di Bruxelles era stato lo stesso ministro all'Agricoltura del Governo di Parigi, Didier Guillaume. In una telefonata, Guillaume aveva chiesto anche di attivare le misure anti-crisi previste dalla Pac come l'aiuto allo stoccaggio per i prodotti lattieri.

Incertezze sul futuro

Parte dell’azione richiesta dall’Eliseo ha trovato le aperture del commissario polacco titolare dell’agricoltura.  Ma “le misure di mercato dipendono dai fondi disponibili”, ha spiegato ieri durante la riunione in videoconferenza con la commissione Agricoltura del Parlamento europeo. “Non abbiamo ancora un bilancio pluriennale, né quello del 2021, e qualsiasi decisione di intervento sul mercato la Commissione prenda dobbiamo tenere conto di questa situazione”, ha aggiunto. 

L'importanza dei trasporti

Con riferimento alla difficile situazione che sta affrontando la filiera agroalimentare, Wojciechowski ha spiegato che “il nostro sistema agricolo e di produzione alimentare dipende molto dai trasporti”. “Ogni anno - ricorda il commissario - 3 miliardi di tonnellate di prodotti agricoli e alimentari vengono trasportati su strada”. “Trasportiamo suini dalla Danimarca alla Polonia per ingrassarli, quindi trasportiamo i maiali da macellare a centinaia di chilometri, quindi trasportiamo la carne a migliaia di chilometri in Europa. E questo è solo uno dei tanti esempi”, sottolinea il commissario, mettendo in evidenza le difficoltà della filiera di fronte alle tante restrizioni alla circolazione imposte dal coronavirus.

Gli aiuti di Stato

Con riferimento al sostegno finanziario al settore, lo stesso commissario riconosce che “alcune aziende agricole e imprese di trasformazione agricola hanno bisogno di un aiuto immediato poiché la loro stessa esistenza è minacciata”. “Gli aiuti iniziali possono essere erogati più rapidamente dagli Stati membri”, sostiene Wojciechowski. “Abbiamo modificato le regole per consentire aiuti di Stato fino a 100mila euro per ogni azienda agricola e 800mila euro per ogni impianto di trasformazione”, evidenzia il commissario. Che chiede quindi ai Paesi europei di fare la propria parte. 

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