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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dazi sul vino, Parlamento Ue interviene per accelerare gli aiuti al comparto

Via libera degli eurodeputati alla procedura più rapida per approvare misure di supporto al settore vitivinicolo. Tra queste, anche la possibilità di estendere a oltre cinque anni le campagne di promozione finanziate da Bruxelles

Condividono l’urgenza di dare presto una boccata d’ossigeno al settore del vino i 35 eurodeputati della commissione Agricoltura del Parlamento europeo che oggi hanno spianato la strada a un provvedimento di aiuto alle cantine Ue, duramente colpite dai dazi americani. Il piano di sostegno al comparto vitivinicolo europeo, che vede l’Italia come primo Paese produttore, prevede maggiore flessibilità nella gestione dei fondi europei per la promozione del prodotto nei Paesi extra Ue. 

Gli aiuti

Con il possibile semaforo verde finale al provvedimento, che potrebbe arrivare durante la plenaria dal 9 al 12 marzo, i piani di promozione finanziati da Bruxelles potranno essere estesi anche oltre il precedente limite massimo fissato per cinque anni. In base alle nuove norme, i programmi di promozione dovrebbero essere più flessibili da gestire e sarà possibile cambiare il Paese non Ue interessato dalla campagna. 

I dazi

Il piano mira ad alleviare le conseguenze commerciali dovute ai dazi imposti da Donald Trump. Una sentenza dell'Organizzazione mondiale del commercio sui sussidi ad Airbus ha infatti dato agli Stati Uniti il ​​diritto di riscuotere dazi sulle esportazioni dell'Ue come ritorsione per precedenti sovvenzioni, ritenute eccessive dagli organismi internazionali, concesse dall’Ue alla casa produttrice di aeromobili Airbus. Gli Stati Uniti hanno imposto dazi fino al 25% dal 18 ottobre 2019 su un vasto numero di prodotti agricoli, compresi i vini.

Il mercato Usa

Gli Stati Uniti sono la destinazione numero uno delle esportazioni agricole dell’Ue, per un giro d’affari che ha superato i 22 miliardi di euro solo nel 2018. Le esportazioni di vino, in particolare, sono state pari a 6,5 ​​milioni di ettolitri, per un valore totale di 4 miliardi di euro. Numeri che possono sembrare modesti se paragonati ad altri settori del made in Europe, ma che rappresentano una quota dell’export del settore vitivinicolo compreso tra il 30 e il 40% del suo valore globale.

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