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Sabato, 20 Aprile 2024
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Primi tagli Ue all'agricoltura dal 2021: per l'Italia meno 370 milioni

La Commissione europea ha adottato i regolamenti transitori per traghettare la Politica agricola comune oltre il 2020. Il ministro Bellanova: "Non sia il settore agricolo a pagare per la Brexit"

A meno che i Paesi Ue più ricchi non decideranno di aumentare il loro contributo al bilancio europeo, dal 2021 scatteranno i primi tagli alla Politica agricola comune. Che per l'agricoltura italiana significheranno 370 milioni di euro in meno per il primo anno. 

La Commissione europea, infatti, ha adottato i regolamenti transitori per traghettare la Pac oltre il 2020, in attesa che gli Stati membri trovino l'intesa sulla riforma delle regole. Se le norme continueranno a essere le stesse del precedente periodo, i fondi, anche per via della Brexit, saranno decisamente inferiori. Per l'Italia, l'Ue destinerà nel 2021 3,56 miliardi in pagamenti diretti e 1,27 per lo sviluppo rurale, rispettivamente 140 milioni (-3,9%) e 230 milioni in meno (-15,6%) rispetto al massimale 2020.

"I fondi per l'agricoltura europea non devono essere tagliati. È una premessa indispensabile, perché non deve essere il settore agricolo a pagare la Brexit. Già abbiamo avuto danni per 1 miliardo di euro dall'embargo russo e stiamo fronteggiando ora la questione dei dazi di Trump", ha detto la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova. E sulla riforma della Pac, che, bene che vada, dovrebbe scattare nel 2022, Bellaniva aggiunge: "Ci vuole più coraggio, per avvicinare l'Europa alle legittime aspettative degli agricoltori. Sul tema della convergenza esterna daremo battaglia, cosi' come faremo a tutela della zootecnia e dell'agricoltura mediterranea. E serve più visione anche sulla questione innovazione", conclude.

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