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Sabato, 20 Aprile 2024
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Unesco: “La transumanza è patrimonio culturale dell’umanità”

Riconoscimento delle Nazioni Unite per “uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti” e per i pastori depositari di “un’approfondita conoscenza dell’ambiente, dell’equilibrio ecologico e dei cambiamenti climatici”

Buone notizie per i pastori italiani arrivano da Bogotà, dove è riunito il comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha infatti proclamato la transumanza patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’antico rito della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame nel Mediterraneo e nelle Alpi si sviluppa in Italia anche tramite le vie erbose dei “tratturi” che testimoniano, oggi come ieri, un rapporto equilibrato tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali.

Una tradizione da proteggere 

Il comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale ha iscritto la pastorizia tra i beni immateriali che necessitano di una protezione urgente. L’antica pratica rischia infatti di essere soppiantata dai moderni sistemi di allevamento che non prevedono alcuno spostamento dei capi di bestiame e, talvolta, nemmeno il loro pascolo all’aperto.

Il ruolo dei pastori

Nelle motivazioni del riconoscimento si specifica che i pastori transumanti hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico e dei cambiamenti climatici. Il loro metodo di allevamento viene definito “tra i più sostenibili ed efficienti”. Oggi la transumanza è praticata soprattutto tra Molise, Abruzzo e Puglia, Lazio, Campania, Sardegna e al Nord tra Italia e Austria nell'Alto Adige, in Lombardia, Valle d'Aosta e Veneto.

Gli spostamenti di bestiame

Ogni anno in primavera e in autunno, migliaia di animali sono guidati da gruppi di pastori, assieme ai loro cani e cavalli, lungo strade e sentieri che collegano diverse zone geografiche e climatiche. Pastori e animali si spostano dall'alba al tramonto e, in molti casi, anche le famiglie degli allevatori viaggiano con il bestiame. 

Tipologie 

Si possono distinguere due grandi tipi di transumanza. Quella orizzontale avviene in regioni pianeggianti, mentre la transumanza verticale è tipica delle zone montane. “La transumanza modella le relazioni tra persone, animali ed ecosistemi”, prosegue la motivazione del riconoscimento, “e implica rituali e pratiche sociali condivise, come prendersi cura e allevare animali, gestire i terreni, le foreste e le risorse idriche e affrontare i pericoli della natura”.  

Competenze dei pastori in viaggio

Chi partecipa al rito possiede inoltre “particolari competenze relative a tutti i tipi di artigianato e produzione alimentare coinvolti”. Le festività durante la primavera e l'autunno segnano l'inizio e la fine della transumanza, quando i portatori condividono cibo, rituali e storie e introducono le giovani generazioni alla pastorizia.

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