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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Chiudono i mattatoi: milioni di animali abbattuti per soffocamento, annegamento o con armi da fuoco

Negli Usa la ridotta capacità di macellazione determina l'utilizzo di metodi improvvisati da parte degli allevatori per 'liberare' le fattorie. Nel mentre, le banche alimentari registrano una domanda d'aiuto senza precedenti

Negli Stati Uniti si stima che oltre 10 milioni di galline siano state abbattute a causa della chiusura dei mattatoi dovuta al Covid-19. La maggior parte dei volatili sarebbe morta per soffocamento dovuto a una schiuma a base d'acqua, simile a quella degli estintori, un metodo che i gruppi per i diritti degli animali reputano “disumano”. La denuncia sulle pratiche contrarie al rispetto della dignità dei capi d’allevamento arriva dal giornale britannico The Guardian

Allarme sulle sorti dei maiali

L'industria statunitense della carne suina ha fatto sapere che la stessa sorte toccherà - entro settembre - a oltre 10 milioni di maiali, che verranno abbattuti per lo stesso motivo. Le tecniche utilizzate per abbattere i suini negli allevamenti americani includono l’uso di gas, armi da fuoco, sovradosaggio di farmaci anestetici o oggetti contundenti. Pratiche improvvisate, dovute alle “circostanze limitate”, che - secondo l'American Veterinary Medical Association (AVMA) - si sono determinate con la diffusione del Covid-19 negli Stati Uniti. Le tecniche di abbattimento, secondo i veterinari locali, potrebbero includere anche l’utilizzo di sistemi di ventilazione con l'aggiunta di CO2 in modo da soffocare gli animali. 

Le richieste (inascoltate) delle banche alimentari

La necessità di liberare gli allevamenti arriva nonostante negli Stati Uniti si registri - proprio in queste settimane - una domanda di cibo senza precedenti da parte delle banche alimentari. Le associazioni no profit si trovano a gestire l’emergenza sociale della pandemia, con code chilometriche che si formano all’ingresso dei centri di distribuzione prima ancora dell’apertura.

La ridotta capacità di macellazione

La catena di approvvigionamento della carne americana è stata duramente colpita dalla chiusura dei macelli, a causa dei tassi di infezione da Covid-19 tra i lavoratori. Da 30 a 40 maxi-impianti di macellazione sono stati chiusi, il che significa la capacità di macellazione di carni bovine e suine è stata ridotta rispettivamente del 25% e del 40%, secondo quanto riportato dal United Food and Commercial Workers (UFCW). Le chiusure comportano che gli animali non possano essere abbattuti per la trasformazioni delle carni. Da qui la necessità di ‘liberare’ le fattorie.

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