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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Basta scandali, più trasparenza sull'Autorità Ue per la sicurezza alimentare"

Il Parlamento europeo ha varato le nuove norme relative alle procedure di valutazione dei rischi da parte dell'Efsa di Parma. Il testo in risposta a casi come quello del glifosato

Basta scandali come quello sul glifosato. Più trasparenza e affidabilità nelle procedure da seguire da parte dell'Efsa, ossia dell'agenzia Ue cui spetta il compito di valutare i prodotti da immettere sul mercato e tutelare la sicurezza alimentare in Europa. E' quanto prevedono le nuove norme varate dal Parlamento europeo e relative alle procedure di valutazione dei rischi per la sicurezza alimentare nell'Ue.  

Le nuove norme creeranno una banca dati comune europea degli studi commissionati, per dissuadere le imprese, che richiedono un'autorizzazione per la vendita di un alimento, dal non divulgare gli studi sfavorevoli. Ciò consentirà all' Autorità europea per la sicurezza alimentare (l'Efsa di Parma) di rendere pubblici tutti gli studi presentati e consentirne l’analisi da parte di terzi. In tal modo, si potrà considerare l’eventuale esistenza di altri dati scientifici o studi pertinenti, al fine di garantire l'accuratezza dei dati di cui dispone l’Autorità.

Per garantire la trasparenza della procedura, i richiedenti dovranno divulgare tutte le informazioni pertinenti alla valutazione della sicurezza. Tuttavia, alcune informazioni, come il processo di fabbricazione o di produzione, possono essere mantenute riservate.

Infine, la nuova legge introduce una nuova procedura consultiva, precedente alla presentazione, che consente all'Efsa di consigliare i richiedenti su come presentare correttamente la domanda di autorizzazione, rendendo il processo più affidabile.

Le nuove norme nascono come risposta a una serie di accuse mosse in questi anni all'Efsa, in particolare per il caso dell'autorizzazione al commercio del glifosato, pesticida prodotto dalla Bayern-Monsanto e ritenuto potenzialmente cancerogeno da diversi studi scientifici. Nonostante questi studi, l'Efsa ha dato di fatto l'ok al rinnovo dell'autorizzazione al commercio del glifosato nell'Ue. Solo successivamente, pero', si è appreso che l'ok dell'Efsa era arrivato sulla base di studi realizzati dalla stessa Monsanto.   

Il testo varato dal Parlamento adesso passerà nella mani dei ministri dei Paesi Ue, per il via libera definitivo. 

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