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Venerdì, 29 Marzo 2024
Filiera

I pastori sardi confermano la tregua ma alcuni attaccano i politici: “Spariti dopo il voto”

Il ministro dell'Agricoltura Centinaio non ci sta: “Adesso basta, stiamo tutti lavorando per loro indipendentemente dalle elezioni”

Il momento della protesta per il momento è finito, il latte non sarà più versato nelle strare. Per ora almeno. Sì perché i pastori sardi restano sull'allerta metre ad una delegazione è stato dato il mandato per proseguire le trattative: il 7 marzo è un programma il secondo round in prefettura a Sassari per cercare di chiudere un accordo tra allevatori e industriali caseari. È quanto emerso dall'assemblea di oggi a Tramatza, un incontro molto partecipato che ha coinvolto un migliaio di pastori.

Nelle fasi iniziali della riunione diversi delegati hanno denunciato la "sparizione" di molti politici ed esponenti del governo nazionale e regionale, che prima del voto facevano la fila per manifestare solidarietà e appoggio alla battaglia degli allevatori. Durante il dibattito sono stati condannati anche gli ultimi episodi di violenza e minacce nei confronti degli addetti ai trasporti del latte. Rimane, però, ancora senza soluzione la questione del prezzo. L'obiettivo è innanzitutto quello di partire da una soglia minima più alta di quella emersa nel tavolo a Cagliari con il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio e ribadita alla ripresa del negoziato a Sassari: 72 centesimi al litro, la controproposta dei pastori è di arrivare a 80 centesimi subito per raggiungere il traguardo di un euro a fine stagione. In questi giorni gli allevatori attendono anche i movimenti dalla Borsa di Milano per mettere in moto il meccanismo che, attraverso il rialzo del prezzo del Pecorino romano, dovrebbe far sollevare anche il valore del latte sul mercato.

Le critiche alla politica non sono andate giù al ministro però Centinaio. "Adesso basta", ha scritto sulla sua pagina Facebook il leghista replicando alle voci di dissenso. "Il Ministro Salvini ha aperto un tavolo di lavoro durato 7 ore al Viminale per parlare del problema del pecorino, il sottoscritto è andato a Cagliari per un incontro durato 8 ore per parlare del problema del pecorino, al Ministero abbiamo aperto il tavolo di filiera e abbiamo iniziato a dare le risposte che i pastori chiedevano per risolvere il problema del pecorino, martedì c'è stata la prima riunione in Sardegna convocata dal Prefetto di Sassari (nominato commissario) per risolvere il problema del pecorino e tutti sono usciti contenti e ottimisti da quella riunione".

Il 7 marzo, prosegue il titolare del Mipaaft, “seconda riunione a Sassari per portare avanti i progetti, abbiamo coinvolto Ice per provare a trovare nuovi mercati per vendere il pecorino, abbiamo coinvolto la Grande Distribuzione che ha iniziato a fare promozioni e iniziative per aumentare la vendita di pecorino, stiamo terminando la presentazione del Decreto legge emergenze in Agricoltura con i provvedimenti sul pecorino”. “E mi sento dire che la politica li ha abbandonati? Tutta la politica da destra a sinistra sta lavorando per loro (indipendentemente dalle elezioni regionali)!", ha concluso Centinaio.

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