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Giovedì, 25 Aprile 2024
Innovazione

Entro il 2021 nuove varietà di uva sulle nostre tavole

Grazie a un progetto di ricerca del Crea in collaborazione con il Consorzio produttori Nuove Varietà di Uva da Tavola

Produrre nuove varietà di uve da tavola interamente italiane per rendere sempre più competitivo un prodotto e un territorio come la Puglia già leader di mercato. E' l'obiettivo dell'accordo sottoscritto dall'ente di ricerca agroalimentare Crea e il Consorzio produttori Nuove Varietà di Uva da Tavola, grazie al quale i nuovi grappoli saranno sugli scaffali a partire dal 2021.

“Si tratta – ha dichiarato il presidente del Crea, Salvatore Parlato - del primo esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per l’uva da tavola, che mette a fattore comune risorse e competenze della ricerca pubblica e dei produttori privati, nell’interesse di un made in Italy “integrale”, dalla ricerca al prodotto finale, sempre più autentico e competitivo, che confidiamo di esportare anche ad altre importanti filiere del settore agroalimentare”.

“I ricercatori del Crea Viticoltura ed Enologia – ha spiegato il direttore del Centro, Riccardo Velasco – stanno studiando da anni nuove varietà, con e senza semi, caratterizzate da spiccata croccantezza, ottima resa e resistenza alle malattie. Ed entro il 2021 i primi grappoli saranno sugli scaffali. Ma – conclude – non è finita qui. Successivamente, sempre attraverso il miglioramento genetico, si potrà intervenire anche su altri aspetti quali forma e dimensione degli acini, aromi e tenore degli zuccheri”.

La posta in gioco è la preferenza del consumatore, da perseguire attraverso l’offerta di un prodotto italiano al 100%, sempre più diversificato e originale, in grado di competere su un mercato agguerrito e globalizzato: una sfida ambiziosa, soprattutto per produttori medi e piccoli.

“Questo accordo – ha affermato Giacomo Suglia, amministratore unico del Consorzio(Nuove Varietà di Uva da Tavola, che raccoglie gli imprenditori coinvolti nel progetto - favorisce l’innovazione e la rende più accessibile alle imprese. Infatti, le prime 12 nuove varietà messe a punto dal Crea saranno portate nelle aziende del Consorzio per poter meglio studiare le tecniche di produzione".

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