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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lavoro

Centinaia di trattori assediano Parigi, gli agricoltori: “Siamo sempre più poveri”

Proteste anche in altre regioni del Paese in vista dell'apertura dei negoziati commerciali con la grande distribuzione. Tra le richieste sostegno al reddito e pensioni più alte

Centinaia di trattori hanno messo in atto un 'assedio' di Parigi per protestare contro le condizioni in cui versa il settore agricolo in Francia. Agricoltori di diverse regioni sono confluiti al centro della capitale per denunciare il crollo dei redditi ed esercitare pressioni sul governo del presidente Emmanuel Macron in vista dell'apertura dei negoziati commerciali con la grande distribuzione. Ma oltre a radunarsi gli agricoltori francesi stanno anche bloccando la rete stradale intorno a Parigi, in provenienza tra l'altro da Normandia, Loira e Borgogna, e in altre regioni del Paese.

Le ragioni della protesta

Al centro delle proteste ci sono alcuni temi come i trattati internazionali di libero scambio che minacciano la produzione nazionale, il divieto di utilizzare il glifosato e i ricavi dei lavoratori del settore. Gli agricoltori chiedono anche pensioni più alte, visto che attualmente non superano i 760 euro contro i 1.380 di media nazionale. "Siamo a favore della riforma delle pensioni se garantisce un regime universale, compreso per gli agricoltori", afferma Arnaud Rousseau, membro della Federazione nazionale degli eserciti agricoli (Fnsea). "Sostengo la loro rabbia e la loro manifestazione. Capisco che si siano stufati", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Didier Guillaume, alla radio Europe 1, assicurando "il massimo sostegno del governo nella transizione agro-ecologica".

Solidarietà sui social

Da settimane il malessere contadino viaggia anche sui social, con l'hastag #SauveTonPaysan (Salva il tuo contadino), è sempre più popolare. Alle 8.30 il sito d'informazione del traffico autostradale Sytadin riportava già circa 340 chilometri di ingorghi nella regione Ile-de-France.

Le altre regioni

Nella regione Rodano-Alpi gli agricoltori stanno bloccando con trattori gli accessi autostradali a Lione in tre punti diversi, proteste sono in corso a Tolosa e nella regione Vaucluse - flagellata dalle alluvioni dei giorni scorsi – è stata decretata una "giornata di lutto agricolo". Ai quattro angoli dell'Hexagone i motivi di malcontento sono gli stessi: aumento dei costi produttivi e delle tasse ma calo dei prezzi di vendita e rimozione delle quote su alcuni prodotti che mediamente hanno fatto crollare i redditi del 40% negli ultimi 5 anni, fino al 75% in alcuni settori, come quello dello zucchero. Sulla carta la legge nota come 'Egalim' (che sta per uguaglianza alimentare), in vigore da inizio 2019, avrebbe dovuto segnare una ripresa dei redditi agricoli grazie a rapporti più equi con la grande distribuzione, ma la sua attuazione non ha ancora sortito gli effetti sperati. Proprio ieri, una simile protesta era stata inscenata dagli agricoltori tedeschi a Berlino, con circa 5 mila trattori e mezzi pesanti davanti alla porta di Brandeburgo.

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