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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ceta, export made in Italy in aumento in Canada

Secondo le stime della Commissione Ue, a un anno dall'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio, i prodotti italiani che hanno oltrepassato l'Oceano sono cresciuti del 7,4%. Frutta e cioccolato al top, lieve flessione per il vino

Le esportazioni agricole italiane verso il Canada sono cresciute del 7,4% grazie al Ceta, l'accordo commerciale tra l'Unione europea e il Canada, secondo i dati pubblicati oggi dalla Commissione in occasione del primo anniversario dalla sua entrata in vigore.

Export moda e profumi al top

"Le esportazioni sono generalmente aumentate, e in numerosi settori sono esplose", ha detto la commissaria al Commercio, Cecilia Malmstroem. Secondo la Commissione, le vendite in Canada del consorzio di produttori del prosciutto San Daniele sono aumentate del 35%. Nell'insieme dell'Ue, le ultime statistiche disponibili (ottobre 2017-giugno 2018) suggeriscono un aumento delle esportazioni di più del 7% su base annua.

Le esportazioni di macchinari, apparecchiature e attrezzi meccanici, che rappresentano un quinto delle esporazioni dell'Ue verso il Canada, sono aumentate di piu' del 8%. Quelle di prodotti farmaceutici e mobili del 10%. Aumenti simili sono stati registrati per profumi e cosmetici (+ 11%), scarpe (+ 8%) e abbigliamento (+ 11%). Nel settore agricolo, si registra un aumento delle esportazioni del 29% per i frutti e i frutti secchi, del 35% per il cioccolato, del 11% per i vini frizzanti e del 5% per il whisky. 

Il caso del vino

Se i vini frizzanti vanno alla grande, Coldiretti contesta pero' una leggera flessione del comparto enologico nel complesso. "Calano del 3% le bottiglie di vino Made in Italy esportate in Canada nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente", fa sapere l'organizzazione in una nota. "Il vino – sottolinea la Coldiretti – è il prodotto agroalimentare italiano più venduto nel Paese nordamericano dove rappresenta quasi il 40% del valore totale dell’export".

L’accordo di libero scambio con il Canada, prosegue, "non protegge dalle imitazioni dall’Amarone all’Ortrugo dei Colli Piacentini insieme a molti altri vini e non prevede nessun limite per i wine kit che promettono di produrre in poche settimane le etichette più prestigiose dei vini italiani, dal Chianti al Valpolicella, dal Barolo al Verdicchio che il Canada produce ed esporta in grandi quantità in tutto il mondo".

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