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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Sviluppo

Vendemmia, produzione italiana cresce di almeno il 15%  

Ottime previsioni anche sulla qualità dell’uva. Aumenta il raccolto pure in Spagna e Francia 

Con la stagione della vendemmia ai blocchi di partenza, trapela un certo ottimismo tra gli addetti ai lavori del settore vinicolo. Secondo le previsioni, l’annata del 2018 segnerà una crescita della produzione italiana che si attesterà sul +15/20%. I primi raccolti fanno ben sperare anche dal punto di vista qualitativo, con i livelli di gradazione e acidità nei giusti parametri. 

Ottimismo anche in Spagna e Francia

Anche gli altri paesi che si affacciano su Mediterraneo condividono l’ottimismo delle cantine italiane sia in termini di uve raccolte che per la qualità del prodotto imbottigliato. L’aumento di produzione in Spagna sarà intorno al 20/25%, mentre la Francia, dopo l’annata disastrosa del 2017, tornerà alle cifre medie degli anni passati grazie a un aumento del 27%.

Primi grappoli raccolti

Le prime uve sono state raccolte nelle aree meridionali dei tre paesi, come in Andalusia (Spagna), Languedoc-Roussillon (Francia), Sicilia, Puglia e Calabria. I viticoltori delle altre zone stanno valutando la situazione meteorologica per decidere quando procedere con la vendemmia dei vitigni precoci, i cui grappoli vengono solitamente raccolti tra fine agosto e inizio settembre.

Soddisfazione tra i produttori

Una nota di Confagricoltura sottolinea il clima positivo. “A parte qualche zona colpita dalla gradine, come la Puglia, le piogge, spesso necessarie, delle ultime settimane non hanno provocato danni e ora i viticoltori possono affrontare la vendemmia, anche se con un po' di ritardo, con ottimismo” ha dichiarato la confederazione, sperando che le previsioni confermino gli aumenti di quantità rispetto all’annata 2017 “piuttosto avara” per le cantine italiane.

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