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Venerdì, 29 Marzo 2024
Sviluppo

Conte in Vietnam per accordo Ue di libero scambio. Ma Confagri: "Va migliorato"

Il premier in visita nel Paese asiatico per fare il punto anche sul trattato commerciale sottoscritto tra Hanoi e Bruxelles lo scorso ottobre. Preoccupazione dai produttori italiani di riso

Rischi per il settore del riso, buone opportunità per il vino e i prodotti lattiero-caseari. E' il quadro tra luci e ombre per l'Italia che Confagricoltura fa dell'accordo di libero scambio tra l'Ue e il Vietnam, sottoscritto nell'ottobre scorso e in via d'approvazione definitiva nei prossimi giorni. Un'analisi rilanciata in occasione della visita del premier Giuseppe Conte nel Paese asiatico.

“L’intesa con il Vietnam non è del tutto soddisfacente – sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Per il riso, infatti, è stato fissato un contingente di importazioni agevolate sul mercato europeo di circa 80 mila tonnellate.  Negli ultimi anni, i nostri risicoltori hanno già subito le pesanti conseguenze determinate dalle concessioni fatte a Myanmar e Cambogia. Tant’è che la Commissione ha ritenuto indispensabile ricorrere alla clausola di salvaguardia”.

“Occorre però riconoscere – prosegue Giansanti - che per altri settori si aprono interessanti opportunità su un mercato in forte accelerazione”. Per i vini esportati dalla Ue, evidenzia la Confagricoltura, è prevista la soppressione dei dazi nell’arco di sette anni dalla data di entrata in vigore dell’accordo bilaterale. Attualmente, i dazi ammontano al 50 per cento.  Andrà quindi a ridursi lo svantaggio competitivo dei nostri vini rispetto alla concorrenza di quelli australiani e cileni. Per i prodotti del settore lattiero-caseario, l’eliminazione dei dazi sarà completata in cinque anni.

L’accordo con il Vietnam assicura anche la protezione di 169 indicazioni geografiche europee. “Si poteva fare di più – sottolinea Giansanti - ma è prevista la possibilità di ampliare la lista una volta entrata in vigore l’intesa”. Confagricoltura ricorda anche che l’intesa Ue-Vietnam prevede il rispetto delle norme fondamentali stabilite dall’Organizzazione internazionale del lavoro e degli accordi internazionali in materia ambientale, a partire dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

“Di fronte all’estendersi dei conflitti commerciali e del protezionismo – conclude Giansanti – le intese bilaterali sottoscritte dalla Commissione europea costituiscono l’unico strumento disponibile per l’ulteriore crescita delle esportazioni agroalimentari italiane”.

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