Altroconsumo ha svolto dei test su 30 bottiglie che vengono vendute nei negozi italiani, e ha rilevato che in ben 11 casi la dicitura non è meritata e si dovrebbe scrivere solo vergine. Ma una delle aziende contesta il risultato
L'associazione dei consumatori ha monitorato i social per un anno, scoprendo che in molti casi i "consigli" di personaggi più o meno noti sono pubblicità occulta e ingannevole. Oltre che rischiosa per la salute
Appello di Nestlé, Danone e una serie di catene di supermercati per chiedere alla Commissione di rendere obbligatorio il sistema di rapida lettura degli ingredienti. Firma anche Altroconsumo. M5s: “Vergognoso attacco al made in Italy”