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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente&Clima

Il consumo di suolo ha causato sette miliardi di danni all'agricoltura italiana

La cementificazione e l'abbandono hanno portato alla scomparsa di terre destinate alle coltivazioni con una perdita stimata a un -28% negli ultimi 25 anni

La cementificazione e dell'abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari, con una perdita di oltre un quarto della terra coltivata (-28%). Lo afferma una analisi della Coldiretti, divulgata in occasione della presentazione del rapporto Ispra Snpa sul consumo di suolo in Italia 2020.

Secondo il rapporto in soli 7 anni, tra il 2012 e il 2019, la perdita dovuta al consumo di suolo in termini di produzione agricola complessiva, stimata insieme al Crea, raggiunge i 3.700.000 quintali; nel dettaglio 2 milioni e mezzo di quintali di prodotti da seminativi, seguiti dalle foraggere (-710.000 quintali), dai frutteti (-266.000), dai vigneti (-200.000) e dagli oliveti (-90.000). Il danno economico stimato è di quasi 7 miliardi di euro, che salirebbe a 7 miliardi e 800 milioni se tutte le aree agricole fossero coltivate ad agricoltura biologica.

La perdita di 250 milioni di chili di seminativi, a 71 milioni di chili di foraggere, di 26,6 milioni di chili dai frutteti, di 20 milioni di chili dai vigneti e di 9 milioni di chili dagli uliveti è particolarmente grave in una situazione in cui il grado medio di auto approvvigionamento dei prodotti agricoli in Italia, afferma la Coldiretti in una nota, è sceso a circa il 75% con il Paese costretto ad importare un quarto degli alimenti di cui ha bisogno in un momento di grandi tensioni nel commercio internazionale a causa dell'emergenza coronavirus.

"Se non poniamo un argine al consumo di suolo perdiamo un'opportunità in termini di sviluppo economico e occupazionale per l'intero Paese oltre al fatto che c'è un tema che riguarda l'ambiente, la sicurezza e la qualità della vita. Occorre accelerare sull'approvazione della legge sul consumo di suolo, ormai da anni ferma in Parlamento, che potrebbe dotare l'Italia di uno strumento all'avanguardia per la protezione del suo territorio", ha dichiarato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini.

Cia-Agricoltori Italiani ha sollecitato un intervento del Parlamento. “È da anni che Cia chiede una legge contro il consumo di suolo. È una sfida importante che vede protagonisti gli agricoltori come tutti i cittadini”, afferma l'organizzazione in una notra, aggiungendo che “serve un provvedimento basato su scelte consapevoli e di lungo respiro che guardano, oggi più di ieri, all'impatto sui cambiamenti climatici e al ruolo strategico riconosciuto all'agricoltura anche a livello europeo".

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