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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente&Clima

"Non solo gli allevamenti intensivi, anche la produzione di carne biologica fa male al clima"

Uno studio tedesco sottolinea come dal punto di vista delle emissioni non ci siano molte differenze, e che quindi bisognerebbe tassare questi prodotti per ridurne i consumi e compensare i costi climatici

Gli allevamenti intensivi sono tra i principali responsabili del Climate change a livello mondiale, ma credere che invece quelli biologici non abbiano alcun impatto sul pianeta è sbagliato, e per questo il consumo di carne dovrebbe essere ridotto in maniera massiccia, ad esempio imponendo forti tasse sui questi prodotti, se non eliminato del tutto.

È quello che sostiene uno studio secondo cui il costo del danno climatico causato dalla produzione di carne biologica è pari a quello della produzione di carne di allevamento convenzionale. L'analisi ha stimato le emissioni di gas serra derivanti da diversi alimenti e ha calcolato di quanto i loro prezzi dovrebbero aumentare per coprire i danni che causano. Come racconta il Guardian per il manzo e l'agnello, la produzione biologica e convenzionale ha comportato costi climatici simili mentre quella del pollo biologico era leggermente peggiore e il maiale biologico leggermente migliore. Le emissioni del bestiame convenzionale provengono dal letame e, per le mucche e le pecore, dal metano emesso attraverso i peti. Anche il grano con cui vengono nutriti gli animali può comportare emissioni elevate, soprattutto se associato alla deforestazione, come in Sud America.

Il bestiame biologico non viene nutrito con foraggi importati e spesso viene nutrito con erba è vero, ma questo significa che produce meno carne e cresce più lentamente, quindi passa più tempo a emettere gas serra prima della macellazione, hanno sostenuto i ricercatori del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications. Il report ha analizzato la produzione alimentare tedesca, ma gli scienziati affermano che i risultati sarebbero stati simili per qualsiasi paese dell'Ue. Secondo le stime il prezzo alla stalla della carne bovina dovrebbe essere superiore di oltre 6 euro al chilo per coprire i costi climatici e di circa 3 euro al chilo in più per il pollo. "Ci aspettavamo che l'agricoltura biologica avesse un punteggio migliore per i prodotti di origine animale ma, per le emissioni di gas a effetto serra, in realtà c'è molta differenza", ha detto Maximilian Pieper, dell'Università Tecnica di Monaco, che ha guidato la ricerca. "Ma sotto certi altri aspetti, il biologico è sicuramente migliore dell'agricoltura convenzionale", ha però aggiunto.

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