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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'Ue denuncia la Germania: "Troppe poche aree protette"

Bruxelles porta Berlino davanti alla Corte di giustizia europea per non aver rispettato la direttiva Habitat, che prevede la creazione di un numero minimo di zone speciali di conservazione per ogni Paese membro

In Germania vi sono troppe poche aree naturali protette. Un problema che la Commissione europea aveva già segnalato nel 2015, visto che si tratta di una violazione di una diretttiva Ue, quella Habitat. E che adesso ha spinto Bruxelles a deferire Berlino alla Corte di giustizia europea, vista la resistenza del governo di Angela Merkel ad adeguarsi alla legge.

"La Commissione europea ha deciso di deferire la Germania alla Corte di giustizia europea per non aver rispettato i suoi obblighi ai sensi della Direttiva Habitat (Direttiva 92/43 / CEE) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche", si legge in una nota della Commissione che specifica che "ai sensi della direttiva, gli Stati membri devono designare zone speciali di conservazione (Sac) e stabilire obiettivi di conservazione specifici per sito e misure di conservazione corrispondenti per mantenere o ripristinare uno stato di conservazione favorevole delle specie e degli habitat in esse contenuti". Secondo le ultime informazioni fornite dalle autorità, la "Germania continua a non designare un numero significativo di siti come Sac". Inoltre, la Commissione ritiene che "gli obiettivi di conservazione fissati per i siti in Germania non siano sufficientemente quantificati, misurabili e soggetti a comunicazione".

"In alcuni casi - scrive la Commissione europea - il limite di tempo per completare i passaggi necessari per tutti i siti in Germania è scaduto più di 10 anni fa. La Commissione ha emesso una lettera di costituzione in mora nel 2015 e, dopo approfondite discussioni con le autorità tedesche, ha inviato una lettera di costituzione in mora complementare nel 2019, seguita da un parere motivato nel febbraio 2020". In conclusione, la Commissione ritiene "che vi sia stata una pratica generale e persistente di mancata fissazione di obiettivi di conservazione sufficientemente dettagliati e quantificati per tutti i 4.606 siti di importanza comunitaria, in tutti i Lander e a livello federale. Ciò ha un impatto significativo sulla qualità e l'efficacia delle misure di conservazione stabilite". 


 

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