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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente&Clima

Nuove regole Ue per il "carbon farming": 42 milioni di tonnellate di Co2 da stoccare entro il 2030

La Commissione fissa principi e obiettivi per il sequestro delle emissioni per agricoltori, forestali e acquacoltori. Riciclo e rimozione gli impegni per l'industria.

Fissati principi e obiettivi del “carbon farming”, la tecnica che dovrebbe aiutare gli agricoltori europei ad assorbire maggiori quantità di Co2 nei terreni. La Commissione europea ha appena adottato una comunicazione, per proseguire il cammino verso una riduzione drastica delle emissioni, che faccia fronte al cambiamento climatico e alle sue disastrose conseguenze. La dipendenza da carbonio fossile rimane ancora prepotente nell'Unione, specialmente in alcuni Paesi come la Polonia che faticano ad una conversione verso le energie rinnovabili, ma il problema è trasversale a tutti gli Stati. L'esecutivo ha deciso da tempo, con l'approvazione del Green Deal, di operare in due direzioni: riduzione delle emissioni e incremento della capacità di assorbimento della Co2. Oltre a produrne di meno, l'idea è di immagazzinare una maggiore quantità di carbonio in natura e promuovere soluzioni industriali capaci di “rimuovere e riciclare il carbonio in modo sostenibile e verificabile”. L'impegno, vincolante sul piano legale, è di raggiungere la neutralità entro il 2050. Gli scienziati concordano che questo metodo per "sequestrare carbonio" sia afficace quando vengono attuate pratiche di agricoltura rigenerativa e biologica, mentre risulta inefficace con quella intensiva.

Strumenti e modelli di "business verde"

La comunicazione stabilisce azioni a breve e medio termine per sostenere il “carbon farming” e diffondere modelli di “business verde”, che premino coloro che si impegnano sui territori per il sequestro del carbonio e la protezione della biodiversità. Entro il 2030 l'Ue ambisce a stoccare 42 milioni di tonnellate di Co2 grazie a dei pozzi naturali in tutta Europa. Le misure per raggiungere questo obiettivo includono la promozione di pratiche di coltivazione di carbonio nell'ambito della Politica agricola comune (Pac), approvata a Novembre, e di altri programmi, come Life e la missione di ricerca "Soil deal for Europe" concepita nella linea di finanziamento per la ricerca Horizon. Sono previsti fondi, sia pubblici nazionali che privati. Un altro passaggio rilevante riguarda la determinazione di standard comuni nei metodi di monitoraggio e verifica, necessari per fornire un quadro di certificazione chiaro e affidabile. L'obiettivo infatti è quello di promuovere lo sviluppo di mercati volontari del carbonio. Infine, l'Ue intende “fornire conoscenza, gestione dei dati e servizi di consulenza su misura ai gestori del territorio”. La Commissione intende anche sviluppare iniziative per il carbonio blu, conservato in gran parte negli ecosistemi costieri formati da mangrovie, paludi salmastre e foreste sommerse di piante marine. L'utilizzo di soluzioni basate sulla natura nelle zone umide costiere e nell'acquacoltura fornirebbe benefici ulteriori per la rigenerazione degli oceani e la produzione di ossigeno.

Prossimi passi

"Insieme ad una forte riduzione delle emissioni, abbiamo bisogno di soluzioni sostenibili per rimuovere e riciclare il carbonio, che renderanno la nostra economia più resiliente e ci aiuteranno a combattere sia la crisi del clima che quella della biodiversità”, ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione e responsabile dell'accordo per il clima europeo. “Queste regole che fissiamo oggi contribuiranno a creare nuove opportunità di business nel carbon farming per gli agricoltori, i forestali e altri gestori del territorio", ha aggiunto. La Commissione proporrà un quadro normativo entro la fine del 2022. Andrà così a stabilire le regole per certificare le rimozioni di carbonio, di modo che il sistema risulti affidabile e trasparente. Intende inoltre stabilire i requisiti per monitorare e verificare l'autenticità e l'integrità ambientale dei metodi di eliminazione di Co2 di alta qualità. Nei piani dell'Ue, queste regole forniranno un quadro giuridico più chiaro, indispensabile per incrementare la coltivazione di carbonio e soluzioni industriali in grado di rimuoverlo dall'atmosfera.

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