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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Con il Covid aziende agricole più attente a sostenibilità ambientale e sociale

Secondo uno studio di Confagricoltura l'innovazione le sta aiutando a gestire meglio risorse come acqua, suolo ed energia. Maggiore impegno anche per qualità dei cibi e gestione dei rischi

Rispetto al periodo pre-Covid, le aziende agricole dichiarano di attribuire maggiore importanza alla sostenibilità ambientale (56,7%), a quella sociale (47,9%) e alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45,0%). E' quanto emerge dall'indice AGRIcoltura100, che misura il livello di sostenibilità delle imprese, in base al numero e all’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree. L’iniziativa, nata nel 2020, è il frutto della collaborazione tra Confagricoltura e Reale Mutua e ha la missione di promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese. Dal report emerge una maggiore consapevolezza delle imprese rispetto al mutamento che il settore agricolo sta vivendo.Questo le sospinge ad adottare modelli produttivi più orientati alla sostenibilità e all’innovazione.

L’interdipendenza tra questi due elementi è un dato dimostrato da diversi risultati del 2021. Le imprese con un livello alto e medio-alto di sostenibilità sono passate dal 48,1% al 49,1% del totale, mentre le attività con un livello di sostenibilità ancora embrionale o limitato, invece, scendono dal 17 al 12,7 punti percentuali. Una parte di queste si sono spostate nella fascia di livello medio, che passa dai 34,5 punti percentuali ai 38,2. Indicativi della maggiore attenzione del settore agroalimentare ai temi ambientali, sociali e di governance sono anche i risultati dell’indagine sulle tipologie di iniziative imprenditoriali. Al primo posto troviamo gli interventi di miglioramento nell’utilizzo delle risorse come l’acqua, il suolo e l’energia (98,8%). Seguono la tutela della qualità e della salute alimentare (91,5%), mentre al terzo posto c’è la gestione dei rischi (76,5%). Ancora troppo esigua, invece, l'attenzione prestata alla tutela della sicurezza sul lavoro (66,8%) e alla valorizzazione del capitale umano (64,4%).

Metodo di calcolo e vincitori

“Le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario con Agricoltura 4.0, stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale “, ha affermato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Al rapporto di Agricoltura100 hanno partecipato 2.162 imprese, +16,9% rispetto a quelle della prima edizione. I dati, rilevati dall'Innovation Team, del Gruppo Cerved, provengono dall’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio. A queste, sono stati applicati coefficienti basati su tre variabili: area geografica, dimensione aziendale, specializzazione produttiva. Il modello utilizzato attribuisce a ogni impresa che ha partecipato all’indagine un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100 appunto, che misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa. In questo punteggio confluiscono quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

Tre le aziende vincitrici della seconda edizione. Al primo posto si piazza la Cantina Produttori Valdobbiadene (Veneto), impegnata in attività vitivinicole, seguita dalla Iori srl di Gioia dei Marsi (Abruzzo), che produce e confeziona carote. Sul terzo gradino del podio si colloca la Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo (Piemonte), che si dedica soprattutto all’allevamento di vacche da latte biologico, alimentate con i foraggi prodotti dai 200 ettari coltivati dall’azienda, insieme a 20 ettari riservati alla coltivazione di erba medica. Nelle 6 menzioni speciali figurano soprattutto aziende impegnate nelle viticoltura, come la Arnaldo Caprai Srl, citata per l'attenzione all'impatto ambientale, la Società Agricola Barberani di Orvieto centrata sulla qualità e la salute alimentare, la Società Agricola Eredi Scala Ernesto & C. che si è distinta nella gestione del rischio e protezione dei lavoratori; la lombarda Ronco Calino Società Agricola Srl che ha dedicato particolare attenzione alla qualità del lavoro e all'occupazione dei giovani. Dal mondo dell'olio arriva invece il riconoscimento per l'agricoltura al femminile, riconosciuto all'azienda agricola Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo, che opera a Fara Sabina nel Lazio. Nei rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale, si è impegnata in modo particolare la società cooperativa Agricola Lenti di Lamezia Terme in Calabria.

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