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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Gli animalisti contro gli insetti nei mangimi di polli e maiali: "Considerare anche la loro sensibilità"

Dopo l'ok dell'Ue, gli allevatori possono ora nutrire i capi con proteine derivate da vermi e grilli. Ma gli attivisti della Lav protestano

Da questa settimana gli allevatori europei potranno nutrire con insetti i loro polli e maiali. Il via libera dell’Unione europea al nuovo menù per il capi d’allevamento è arrivato nel mese di agosto e la sua entrata in vigore permetterà, secondo gli analisti di Rabobank, di sviluppare un mercato dei mangimi a base di insetti capace di raggiungere le 500.000 tonnellate entro il 2030. Fino alla scorsa settimana, le farine di insetti come mangime si potevano usare nel solo settore ittico.

L’autorizzazione a nutrire animali con proteine di origine animale rappresenta anche il superamento del divieto europeo introdotto dopo la crisi della mucca pazza. A esultare è innanzitutto la Piattaforma internazionale per l’uso degli insetti per alimenti e mangimi. Secondo la lobby dei produttori di insetti, l’ok dell’Ue “svolgerà un ruolo nel promuovere la circolarità nella produzione alimentare, migliorando al contempo la sostenibilità e l'autosufficienza del settore zootecnico europeo”. “Questa riforma legislativa offre nuove opportunità allo stesso modo per i settori avicolo e suino, poiché gli insetti rappresentano una fonte naturale di proteine ​​di alta qualità per gli animali non ruminanti”, ha spiegato Christophe Trespeuch, rappresentante dell’organizzazione.

Anche gli animalisti di Wwf in passato si erano espressi a favore dell’introduzione degli insetti nella dieta degli animali d’allevamento, considerati una valida alternativa ai mangimi a base di soia responsabili della deforestazione. Eppure, dopo la recente svolta Ue, alcune sigle ambientaliste hanno criticato Bruxelles e gli Stati membri. Tra i più irritati ci sono animalisti di Lav, secondo i quali la decisione risponde “puramente a logiche di interesse economico, dettate dalla necessità di competere con prodotti di origine animale importati da Paesi extra Ue”. “La sostenibilità, così come la salubrità e la sicurezza alimentare, non sembrano essere le ragioni di questa scelta”, si legge in una nota dell’associazione animalista. Le decisione Ue di introdurre gli insetti nei mangimi è stata presa, ha accusato infine Lav, “senza considerare le scarse conoscenze sulla loro sensibilità”.

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