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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Con animali Ogm effetti collaterali indesiderati ed ecosistemi alterati in modo irreversibile"

L'allarme degli esperti dell'Ue, chiamati a dare una valutazione dei rischi sulla tecnica del "gene drive", che mira a modificare il Dna di determinate specie nocive per l'agricoltura o per l'uomo

Gli animali geneticamente modificati potrebberp "portare a effetti collaterali indesiderati e alterare gli ecosistemi in modo irreversibile". E' la denuncia contenuta nel parere che l'Efsa, l'autorità europea per la sicurezza alimentare che ha sede a Parma, ha elaborato per valutare i rischi legati alla tecnica chiamata "gene drive". 

Cos'è il gene drive

Questa tecnica provoca una sorta di reazione a catena del Dna che riesce a trasmettere il cambiamento genetico di una determinata specie di generazione in generazione. Si tratta di un tecnica a cui guardano con interesse diversi attori del settore agroalimentare europeo, perché consentirebbe di "controllare" gli organismi nocivi alle colture, eliminare le specie invasive (si pensi a Xylella e cimice asiatica) e salvare le specie a rischio di estinzione. Inoltre, secondo diversi scienziati, grazie alla modifica genetica di alcune zanzare si potrebbero debellare malattie come la malaria.

La battaglia italiana per il genoma editing

Lo studio Efsa

Per questo, negli ultimi anni, sono aumentate le pressioni su Bruxelles perché consenta di autorizzare la sperimentazione di tale tecnica. E cosi' la Commissione europea ha chiesto all'Efsa di portare avanti studi di valutazione dei rischi sul gene drive. Il primo studio solleva non poche perplessità. L'Efsa ha condotto l'indagine in coordinamento con "portatori di interesse e scienziati in varie fasi dell'elaborazione del parere scientifico" e nel 2019 si è tenuto un seminario rivolto ai portatori di interesse che ha permesso all'Efsa di raccogliere pareri sull'argomento. All'inizio di quest'anno è stata poi indetta una consultazione pubblica di nove settimane sulla bozza del parere scientifico.

I rischi

Sebbene "ci vorranno diversi anni prima che il suo uso possa venire applicato in situazioni pratiche e reali", l'Efsa ritiene che ulteriori linee guida siano necessarie fin da ora. Le attuali linee guida per valutare i rischi da animali geneticamente modificati "sono adeguate anche per valutare i rischi associati a insetti modificati con la tecnologia della forzatura genetica mirata o 'gene drive'. Tuttavia gli esperti dell'Efsa in materia di Ogm avvertono che occorrono ulteriori linee guida per alcuni aspetti quali "la caratterizzazione molecolare, la valutazione del rischio ambientale e il monitoraggio ambientale post-commercializzazione". Gli esperti dell'agenzia Ue, infatti, temono "che questa tecnica emergente possa portare a effetti collaterali indesiderati e alterare gli ecosistemi in modo irreversibile". 

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