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Martedì, 19 Marzo 2024
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Basta sprechi, ecco le 10 mosse per ridurre il cibo che finisce in spazzatura

Il decalogo elaborato dal Crea. In Italia, ogni famiglia getta nella pattumiera 370 grammi a settimana di alimenti non consumati. I più virtuosi al Sud

Ogni famiglia italiana getta in media 370 grammi di cibo nella pattumiera, soprattutto verdura, frutta fresca e pane. Uno spreco alimentare che è inferiore a quello di grandi Paesi europei come Germania e Spagna, ma che potrebbe essere ulteriormente ridotto seguendo alcuni pratici consigli. E' quanto emerge da uno studio del Crea, l'ente del ministero dell'Agricoltura per le ricerca scientifica nel settore agroalimentare. 

Italiani più virtuosi dei tedeschi

Dallo studio, che ha coinvolto oltre mille famiglie, è emerso che il 77% degli intervistati ha gettato via del cibo nella settimana precedente all’indagine, percentuale che si riduce con l’aumentare dell’età del responsabile acquisti, con il diminuire del reddito e in famiglie che vivono al Sud e Isole. Lo spreco maggiore si è riscontrato nelle famiglie monocomponenti e nei segmenti di età più giovane. I prodotti alimentari più sprecati sono verdura, frutta fresca e pane, seguiti da pasta, patate, uova, budini, derivati del latte (yogurt, formaggi), per un totale in media di 370 grammi alla settimana per famiglia. Il dato italiano sullo spreco alimentare è allineato con quello olandese (365 g/settimana) e molto inferiore a quello spagnolo (534 g/settimana), tedesco (534 g/settimana) e ungherese (464 g/settimana).

Sempre secondo l’indagine Crea, la crescente attenzione nei confronti del tema dello spreco è, inoltre, ampiamente diffusa in Italia, al punto che più della metà del campione intervistato condanna fermamente la pratica di gettare via il cibo, riconoscendone l’impatto negativo e le ricadute in diversi ambiti: economico (70%), sociale (conseguenze su disponibilità di cibo nel mondo, 59%) e ambientale (55%).

Le famiglie italiane, infine, si dichiarano capaci di gestire le attività in cucina, fattore di rilevante prevenzione: circa due terzi degli intervistati, infatti, dichiara di pianificare gli acquisti e di non fare acquisti di impulso, meno di un quinto afferma di non saper riutilizzare gli avanzi o pianificare le giuste quantità di alimenti da acquistare e solo il 5% sostiene di non finire quello che nel piatto e di non conservare gli avanzi.  Tuttavia solo il 42% decide in anticipo i menù settimanali.

Il decalogo antispreco

Ma come far fronte agli sprechi? Sempre il Crea ha diffuso un decalogo di comportamenti virtuosi che possono ridurre il cibo che gettiamo in pattumiera. 

1. Strategie antispreco
Una buona pianificazione della spesa, accortezze nella preparazione degli alimenti e una buona conservazione.

2. Acquisti, che passione!
Ma bisogna resistere alle tentazioni: dalle offerte alle maxi confezioni agli acquisti superflui, lo spreco può essere sempre in agguato.

3. Stai fresco
In casa vengono sprecati soprattutto prodotti freschi, pane, frutta e verdura, pensiamoci quando li acquistiamo.

4. Occhio all'etichetta
Leggila sempre bene, con particolare attenzione alle indicazioni sulla durata dei prodotti.

5. Scadenza: istruzioni per l'uso
'Da consumarsi entro' è il limite oltre il quale il prodotto non va consumato (di solito usata per pochi prodotti altamente deperibili come il latte fresco). 'Da consumarsi preferibilmente entro' indica che, oltre la data riportata, il prodotto può essere ancora consumato, possibilmente in tempi brevi, senza rischi per la salute.

6. Quanto basta
Attenzione alle dosi quando cucini, l'eccesso di cibo, poi non consumato, porta allo spreco.

7. Il gusto degli avanzi
Mangia il giorno dopo quello che è avanzato o utilizzalo in nuove ricette. Così non sprechi e dai più valore al tuo cibo e al tuo denaro.

8. E' qui la festa?
In occasione di feste e ricevimenti gratifica i tuoi ospiti con un dono gastronomico 'avanzato'.

9. W la doggy bag!
Anche in Italia, ormai, è sempre più diffusa al ristorante la doggy bag, la scatola che permette di portare a casa gli avanzi dei pasti, chiedila.

10. Dai il tuo contributo
Informati sui programmi antispreco della tua città, così potrai donare il tuo surplus alimentare a chi ne ha bisogno. 

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