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Venerdì, 29 Marzo 2024
La decisione

Pesticidi nemici delle api: Bruxelles abbassa i limiti residui anche per i prodotti importati

Studi precedenti ne avevano rilevato tracce nel tè cinese e nelle melanzane thailandesi. Le regole che valgono per agricoltori europei saranno valide anche per produttori extra-Ue

Una mossa all'insegna dell'ambiente e della reciprocità commerciale. Si può inquadrare così l'accordo tra i governi dell'Unione Europea al fine di ridurre i limiti di residui per due pesticidi che danneggiano le api. La norma impatterà gli alimenti e i mangimi importati nel blocco dei 27 e provenienti da Paesi extra-Ue. Si tratta di due pesticidi neonicotinoidi, il clothianidin e il thiamethoxam, che secondo l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) presentano un rischio elevato per gli impollinatori.

L'uso all'aperto dei due pesticidi, insieme all'imidacloprid, è stato vietato nel 2018, anche se molti Paesi dell'Ue hanno concesso un'autorizzazione "d'emergenza" per il loro utilizzo nella barbabietola da zucchero. Gli agricoltori sostengono che i residui scompaiono prima del raccolto. La nuova normativa cercherà di promuovere l'obiettivo dell'Ue di promuovere a un'agricoltura più sostenibile, rispettando al contempo gli obblighi assunti nei confronti dell'Organizzazione mondiale del commercio.

"L'uso di questi due neonicotinoidi è già stato interrotto nell'Ue. Oggi compiamo un ulteriore passo avanti, contribuendo alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili anche a livello globale", ha dichiarato in un comunicato Stella Kyriakides, commissario europeo per la salute. Le nuove norme, che entreranno in vigore all'inizio del 2023, abbasseranno i residui massimi di queste sostanze negli alimenti e nei mangimi importati ad un livello più basso, misurabile con la tecnologia attuale. Gli operatori del settore alimentare e i Paesi terzi avranno fino a tre anni di tempo per adeguarsi alle nuove norme.

Il gruppo ambientalista francese Générations Futures ha dichiarato in un rapporto che gli studi condotti nel 2017 hanno rilevato la presenza di residui in numerosi prodotti importati, dal tè cinese alle melanzane tailandesi, nonché in frutta e verdura francese, spagnola e portoghese. Affinché entri in vigore questo regolamento, sarà necessaria l'approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio nei prossimi due mesi.

“Il divieto di questi insetticidi, deciso dall'Unione europea nel 2018 perché dannosi per le api mellifere, è stato in effetti efficace solo a metà visto che nel resto del mondo la gran parte dei Paesi non ne aveva né sospeso, né regolamentato l'impiego”, si legge in una nota diffusa da Confagricoltura. Questa situazione avrebbe creato una disparità di trattamento tra agricoltori, con obblighi e benefici limitati ai 27 Stati membri dell'Unione.

"La decisione UE di avanzare concretamente verso sistemi produttivi più sostenibili, condizionando tutte le importazioni alimentari al rispetto di standard europei che garantiscano la protezione dell'ambiente apre la prospettiva ad un cambiamento epocale con benefici sia per le api mellifere di tutto il Pianeta, sia per gli agricoltori europei che si vedranno finalmente equiparati ai loro colleghi extraeuropei" ha sottolineato Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani.  

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