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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente&Clima

“Nell'uovo di Pasqua brutte sorprese per l'ambiente, compriamo solo quelli sostenibili”

Il Wwf denuncia che dietro la produzione dei suoi ingredienti "c'è un livello di distruzione, degrado e frammentazione degli ecosistemi naturali di cui forse non siamo a conoscenza"

"Brutte sorprese per l'ambiente nelle uova di Pasqua: dietro la maggior parte della produzione di cacao e zucchero, gli ingredienti principali del simbolo pasquale per eccellenza, c'è un livello di distruzione, degrado e frammentazione degli ecosistemi naturali di cui forse non siamo a conoscenza".

L'avvertimento arriva dal Wwf Italia in un approfondimento sugli impatti delle due principali commodity dolci della Pasqua 'Zucchero e Cacao, due storie amare'. "La canna da zucchero - spiega l'associazione - è spesso coltivata in aree dove un tempo sorgeva una lussureggiante foresta tropicale. Il Brasile è il primo paese produttore al mondo e la sua coltivazione ha contribuito considerevolmente alla deforestazione soprattutto nel periodo dal 2002 al 2012 con il 12% delle attività di deforestazione nel Paese (16mila chilometri quadrati di foresta tagliati a causa dell'espansione delle piantagioni)". Mentre per il cacao "soffrono principalmente i paesi dell'Africa occidentale che in questi anni hanno triplicato la loro produzione, arrivando a coprire oltre il 70% della quota di mercato globale. Qui si calcola che, mantenendo gli stessi livelli di produzione, entro il 2024, cioè soltanto fra tre anni, intere foreste dell'Africa occidentale scompariranno, con conseguenti impatti anche sul clima".

Gli ingredienti più comuni del simbolo pasquale "si aggiungono quindi a olio di palma, soia e allevamenti bovini come importanti cause della deforestazione e della perdita di habitat". "L'agricoltura rappresenta oggi la prima causa di deforestazione nelle aree tropicali e subtropicali del nostro Pianeta: ben il 73% della deforestazione è dovuto all'espansione dei terreni agricoli. La distruzione e il degrado delle foreste e degli habitat causano inoltre circa il 20% dei gas serra immessi ogni anno nell'atmosfera - spiega Eva Alessi, Responsabile consumi sostenibili e risorse naturali di Wwf Italia - I sistemi alimentari sono anche la prima causa di perdita di biodiversità sul Pianeta che avviene soprattutto nei Paesi tropicali che ospitano le piantagioni di molte di queste commodity: Brasile, Argentina, Messico, Paraguay, Uruguay, Ghana, Costa d'Avorio, Uganda, sono diventati terre destinate alla produzione di alimenti per il consumo, in primo luogo, dei Paesi occidentali. È più che mai indispensabile che tutti i consumatori siano consapevoli quanto le loro scelte siano determinanti per le sorti del Pianeta e che possiamo e dobbiamo fare qualcosa per cambiarle per il meglio. Stiamo divorando il Pianeta senza capire quanto in realtà la nostra salute sia profondamente connessa con quella dell'ambiente in cui viviamo".

Da qui la raccomandazione del Wwf: "Acquistare un uovo di Pasqua che abbia un basso impatto sulla natura e sulla nostra salute non è solo possibile, ma necessario se vogliamo continuare a mangiarne anche in futuro mantenendo il nostro Pianeta in grado di sostentarci. Il Wwf consiglia di consumare cacao e zucchero provenienti da filiere equo solidali e da agricoltura biologica che garantiscono il rispetto delle condizioni di lavoro degli agricoltori e un basso impatto delle coltivazioni sull'ambiente e la biodiversità".

Fonte: AdnKronos

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