Bruxelles stanzia oltre 27 milioni di euro per risarcire agricoltori italiani dall'aviaria
Nel 2021 erano stati confermati 294 focolai altamente patogeni. Fondi attinti dalla riserva della Pac, con i pagamenti che verranno erogati entro il 30 settembre
La Commissione europea ha concesso lo stanziamento di oltre 27 milioni di euro a favore dell'Italia per risarcire gli agricoltori colpiti due anni fa da focolai di influenza aviaria. I fondi verranno recuperati in via straordinaria dalla riserva agricola della Politica agricola comune (Pac). La scadenza per ricevere i pagamenti è stata fissata entro il 30 settembre. Nell'autunno-inverno del 20211 in Italia erano stati riscontrati 294 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità, che aveva colpito in massa polli, galline ovaiole, tacchini, anatre e faraone. Una volta confermati, i focolai erano stati sottoposti dalle autorità italiane a misure di controllo, monitoraggio e prevenzione, inclusa l'istituzione di zone di protezione e sorveglianza.
Tra le misure più diffuse quella dell'abbattimento del pollame per evitare il propagarsi della malattia, con conseguente perdita di produzione di uova e animali vivi. Roma aveva inoltrato una richiesta formale a Bruxelles, che la Commissione europea ha accettato, andando a coprire con fondi comunitari la metà delle spese sostenute dall'Italia per offrire sostegno al mercato avicolo. Il diritto a ricevere questo sostegno riguarda solo le aziende agricole che si trovavano nelle zone sottoposte a restrizioni fino alla fine del 2021. Bisognerà attendere la fine del mese di Aprile per l'entrata in vigore di questa misura, a seguito della sua approvazione formale.
Il fondo Ue va ad aggiungersi a quelli già mobilitati a livello nazionale. Confagricoltura in un comunicato precisa che si tratta di 27,5 milioni (altre fonti parlano di 27,2), con i quali sarà possibile integrare i risarcimenti già disponibili sul piano interno che hanno consentito di anticipare ai produttori il 25% dei danni indiretti già richiesti. La confederazione delle aziende agricole preme affinché la strada di accesso alle risorse europee sia rapida e scorrevole, al fine di rispettare il termine del 30 settembre.