“Far west nei campi, 300 milioni sottratti ogni anno agli agricoltori”
Allarme di Coldiretti sul ritorno della criminalità nel settore agroalimentare. Tra le priorità, una rete di prevenzione e contrasto del fenomeno “per il superamento della situazione di solitudine”
Agricoltori lasciati soli di fronte alla criminalità delle campagne. È quanto denuncia la Coldiretti, associazione di rappresentanza delle aziende e dei lavoratori agricoli, che lancia l’allarme sul “far west nei campi” dove si moltiplicano “furti e razzie per un bottino stimato in 300 milioni di euro all'anno che finisce sul mercato nero ed alimenta i canali dell'abusivismo e dell’illegalità”.
Sparatorie e furti
Il grido d’allarme arriva sulla base del rapporto sulla criminalità in agricoltura e in occasione di un recente fatto di cronaca che ha visto morire due persone in una sparatoria avvenuta in un agrumeto in provincia di Catania. “Gli agricoltori - sottolinea l'associazione - sono vittime di ogni genere di furti, dai prodotti agricoli alle attrezzature fino agli animali con una escalation di fenomeni criminali che colpisce e indebolisce il settore, ma mette a rischio anche la salute dei cittadini con l'immissione sul mercato di prodotti non controllati o frutto della macellazione clandestina senza le necessarie garanzie sanitarie”.
Azioni di contrasto
“In parallelo all'aumento della criminalità nelle campagne - segnala la Coldiretti - si è sviluppata una strategia di contrasto al fenomeno con agricoltori organizzati sui social network per mettere in pratica i consigli dei Carabinieri o in gruppi di WhatsApp in cui scambiarsi informazioni e allertare gli iscritti in caso di presenze di auto o persone sospette”.
Superare la solitudine
“Si tratta di lavorare - conclude l'associazione - per il superamento della situazione di solitudine invertendo la tendenza allo smantellamento dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio, ma anche incentivando l'utilizzo delle nuove tecnologie per favorire il controllo capillare del territorio e garantire la sicurezza dei cittadini che vivono nelle aree rurali”.