Fondi Ue, gli agricoltori italiani hanno ricevuto 1,6 miliardi di euro nel 2019
L’agenzia delle erogazioni traccia il bilancio per l’anno appena trascorso. Gallinella (M5s): “Semplificare i controlli e la trasmissione delle informazioni”
Con raccolta dei dati sulle erogazioni di fondi Ue per l’agricoltura, la Pac (Politica agricola comune) si conferma fondamentale per la sostenibilità economica di tante imprese e piccoli coltivatori del mondo rurale italiano. Ammonta infatti a 1,2 miliardi di euro il totale dei pagamenti effettuati nel 2019, che hanno interessato centinaia di migliaia di operatori del settore primario. Somma a cui aggiungere i circa 350 milioni erogati per i piani di sviluppo rurale, per un totale complessivo di 1,6 miliardi. A diffondere i dati è l’Agenzia per le erogazioni in Agricoltura (Agea), il cui direttore, Gabriele Papa Pagliardini, si dice soddisfatto: “I numeri parlano da soli e raccontano un grande lavoro di squadra”.
I numeri
Nel mese di dicembre è cominciato il pagamento dei saldi relativo alla domanda unica 2019, con una platea di oltre 135mila beneficiari per 291 milioni di euro di aiuti erogati alle aziende agricole. A questo importo si aggiungono 974 milioni di euro relativi al pagamento dell’anticipo, concluso nello scorso mese di novembre, e che ha interessato oltre 448mila aziende agricole, per un totale erogato pari a 1.265 milioni di euro a favore di oltre 584mila agricoltori. Rispetto all’anno precedente - rende noto l’Agenzia erogatrice - si è registrato un incremento di oltre 98 milioni di euro.
Sviluppo rurale: "Azzerati i ritardi"
Nell’ambito del Programma nazionale di sviluppo rurale in tutto il 2019 sono stati realizzati pagamenti verso 56.829 beneficiari per un importo complessivo pari a 349 milioni di euro. Solo nel mese di dicembre, con il pagamento di oltre 139 milioni di euro, Agea ha avviato i rimborsi a favore delle aziende agricole che hanno stipulato polizze assicurative agevolate a copertura delle produzioni vegetali. “Sono stati inoltre praticamente azzerati i ritardi nelle erogazioni - si legge nel comunicato dell’Agea - che si erano verificati in fase di avvio della programmazione.
"Semplificare i controlli"
“Gli stessi agricoltori sanno che le regole comunitarie sono complesse”, commenta il presidente della commissione Agricoltura alla Camera, Filippo Gallinella (M5s). “Cambiano ogni anno - prosegue il pentastellato - e a ciò si aggiunge che ogni regione ha regole diverse per i Piani di sviluppo rurale e, in alcune di esse, si hanno enti pagatori autonomi”. “Chiaramente tutto ciò complica molte cose - sottolinea il deputato - soprattutto nello scambio dei dati e per questo vogliamo semplificare i controlli e la trasmissione delle informazioni, fornendo un potenziamento di Agea e un miglioramento dell’informatica”.
“Ci sono - conclude Gallinella - poi ancora alcuni nodi da sciogliere, come il tema dei lotti e la creazione di 'uffici periferici di Agea' nelle regioni senza organismo pagatore in modo da rispondere direttamente agli agricoltori sulle cosiddette 'domande inceppate’”.