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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L’animalismo unisce la Francia, Brigitte Bardot chiede referendum: “Abolire la caccia coi cani”

L’82% dei francesi è contrario alla disciplina venatoria ritenuta troppo crudele. Maggioranze schiaccianti anche a sostengo del divieto di sperimentazione scientifica sugli animali e allo stop delle specie selvatiche nei circhi

Più di due terzi dei francesi sono favorevoli all’approvazione di ulteriori misure tese a garantire il benessere degli animali nei settori dell'allevamento intensivo, della caccia, dei circhi e della ricerca scientifica. È quanto emerge da un sondaggio dell'istituto Ifop commissionato dalla Fondazione Brigitte Bardot, associazione dedicata alla difesa dei diritti degli animali e presieduta dall'ex attrice e cantante francese.

Le opinioni

“È ora che i politici rispondano alle richieste dei cittadini”, è stata la reazione ai risultati del portavoce della Fondazione, Christophe Marie. Più del 70% degli intervistati ha mostrato in generale il desiderio di un trattamento più etico degli animali. Nell'agricoltura, il 91% è favorevole a garantire che gli animali abbiano accesso agli spazi all'aperto e l'86% vuole leggi per garantire che gli animali vengano addormentati prima di essere inviati ai macelli. Quanto ai circhi, il 73% si è dichiarato favorevole a misure per aiutare le aziende a organizzare spettacoli senza animali selvatici.

Divieti proposti

Con riferimento alla ricerca scientifica, il 73% ha affermato di essere favorevole al divieto, da introdurre entro i prossimi 10 anni, di condurre esperimenti sugli animali. Il 77% degli intervistati appoggia il divieto di allevamento di animali da pelliccia, mentre il 72% vuole uno stop anche alla vendita di animali domestici. La caccia agli animali selvatici è stata difesa solo dal 18% degli intervistati. I francesi si dimostrano favorevoli alla proposta avanzata da tempo dalla stessa Brigitte Bardot, ormai paladina dei diritti degli animali, di vietare la caccia con i cani. L’82% degli intervistati è favorevole alla sua proposta.

L'obiettivo

La campagna referendaria è infatti l’obiettivo della Fondazione e di una coalizione di una ventina di gruppi ambientalisti e animalisti. Secondo la legge francese, se un numero sufficiente di parlamentari approva una proposta di iniziativa popolare, gli attivisti avranno poi un anno per raccogliere 4,7 milioni di firme necessarie per realizzare la consultazione ufficiale su scala nazionale. Un obiettivo ormai nel mirino degli animalisti francesi.

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