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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La Spagna vieta gli spot di caramelle, succhi e gelati mentre i bambini guardano la Tv

Per combattere l’emergenza obesità il Governo di Madrid ha deciso di intervenire su tutte le pubblicità, comprese quelle online o trasmesse alla radio. Abbandonato il Nutri-score: “Meglio gli standard Oms”

Stop alle pubblicità con cibo spazzatura quando i bambini sono davanti allo schermo. Il Governo spagnolo ha deciso di vietare gli spot su prodotti alimentari considerati “malsani” nelle fasce orarie in cui i minori guardano la Tv o ascoltano la radio, ma anche sulle pagine web o sulle app accessibili ai più giovani. I cibi finiti sulla lista nera di Madrid vanno dal cioccolato alle caramelle, dai biscotti ai dessert, passando per succhi e gelati. 

Come riporta il giornale spagnolo El Pais, la decisione è stata presa da Alberto Garzón, ministro per la Tutela dei consumatori e coordinatore nazionale dell’Izquierda Unida, partito di sinistra della coalizione che sostiene l’esecutivo di Pedro Sanchez. Il regolamento contro la promozione di cibo non adatto ai bambini, che entrerà in vigore il prossimo anno, interesserà cinque categorie di prodotti che non saranno pubblicizzati sui media accessibili ai minori indipendentemente dal loro contenuto nutrizionale. La prima categoria mette assieme le caramelle a base di cioccolato o zucchero, le barrette energetiche, i dolci e i dessert. Nel mirino di Madrid sono finiti anche le torte, i biscotti e altri prodotti da forno. Le altre tre categorie comprendono succhi, bevande energetiche e gelati.

Il ministro spagnolo ha spiegato che la regolamentazione di tale pubblicità non sarà controllata, come inizialmente previsto, per mezzo del sistema Nutri-Score. La controversa etichetta a semaforo per cibi e bevande si basa sui valori nutrizionali, ma assegna valutazioni positive ad alcuni alimenti processati, assegnando allo stesso tempo un punteggio negativo a prodotti come l'olio d'oliva. Madrid ha quindi preferito usare gli standard fissati dell'Oms. “In Spagna, un bambino su tre è sovrappeso o obeso”, ha dichiarato su Twitter il ministro. “La pubblicità è una delle cause di questa cifra”.

Garzón ha ricordato alla stampa che l’industria alimentare aveva siglato nel 2005 un codice di autoregolamentazione in materia di promozione destinata ai bambini di prodotti alimentari. Un sistema considerato “insufficiente” dal ministro che ha scelto di ricorrere a un decreto come strumento per ridurre i tassi “allarmanti” dell'obesità infantile in Spagna. “Questo è un serio problema di salute pubblica”, ha aggiunto.

Secondo i piani del ministero, la pubblicità di prodotti non salutari sarà vietata tutto il giorno sui canali Tv per bambini, mentre sarà limitata sulla radio o sugli altri canali Tv prima, dopo e durante i momenti della giornata in cui i minori di 16 anni sono all’ascolto o davanti allo schermo. Le nuove regole riguarderanno anche i social media, le app, i giornali e le riviste. 

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