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Martedì, 19 Marzo 2024
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Londra paga i proprietari terrieri per fargli piantare alberi e tutelare così gli animali selvatici

Lo scopo è quello di permettere una rigenerazione naturale dei boschi sia per salvaguardare gli habitat, ma anche per limitare il rischio di inondazioni. Maggiori bonus per chi ricreerà foreste accessibili anche ai cittadini

Il Regno Unito vuole dare nuovo vigore ai propri boschi per permettere alla fauna selvatica di prosperare. Per farlo Londra ha annunciato un finanziamento di 16 milioni di sterline per i proprietari terrieri che pianteranno nuovi alberi allo scopo non solo di aiutare gli animali, ma anche di limitare il rischio di inondazioni. Fondi che saranno anche maggiori per coloro che permetteranno anche l'accesso pubblico a queste nuove zone boschive. 

La Commissione forestale del Paese per la prima volta ha disposto dei finanziamenti per la rigenerazione naturale: lo scopo è quello di piantare nuovi alberi ma anche fare in modo che avvenga una semina naturale grazie a insetti impollinatori e vento allo scopo di ricreare boschi autoctoni. Come riporta il Guardian per la prima volta sarà offerto anche il supporto per la piantumazione di alberi lungo i fiumi per migliorare gli habitat acquatici. Questo nuovo piano coprirà tutti i costi delle semine e il bonus previsto è pari a quasi 3mila sterline per ettaro di foresta ricreato per il recupero della fauna selvatica. Inoltre, sono previste 2mila sterline per gli alberi piantati lungo i fiumi, 2.200 per boschi con accesso pubblico e 500 per ridurre il rischio di inondazioni rallentando il flusso d'acqua. Questi bonus sono cumulabili, quindi i proprietari terrieri potranno richiedere più vantaggi se il loro progetto copre più settori. 

Il fondo da 16 milioni di sterline coprirà il primo anno del programma e il governo ha promesso 500 milioni per futuri finanziamenti. Inoltre, Londra ha fatto sapere  che una maggioranza significativa di nuovi alberi saranno specie autoctone piuttosto che piantagioni di conifere. "Queste sovvenzioni offrono a tutti l'opportunità di contribuire alla creazione di nuovi boschi" ha affermato Sir William Worsley, il presidente della Commissione forestale, aggiungendo che "in questo modo si tratta di un'azione gratificante sia dal punto di vista finanziario che ambientale". Inoltre, secondo Worsley questo nuovo piano "aiuterà il nostro viaggio verso emissioni zero entro il 2050".  Guy Shrubsole di Rewilding Britain ha dichiarato che il governo "ha finalmente preso la decisione di spendere denaro per la rigenerazione naturale dei boschi". Tuttavia, ha detto che la Commissione forestale deve fare in modo di estendere questi finanziamenti pubblici affinchè la rigenerazione naturale possa avvenire anche a distanze più ampie.

Stuart Roberts, vicepresidente della National Farmers Union (Nfu), ha affermato che i nuovi alberi fanno parte del piano emissioni zero della sua organizzazione, per questo ha dichiarato di aver accolto con favore il nuovo piano. Andrew Allen, del Woodland Trust, ha affermato che starà attento a garantire che gli alberi giusti vengano consegnati nei posti giusti: “Abbiamo bisogno di più boschi che creino habitat per la natura, assorbano carbonio, combattono le inondazioni e molto altro. Per la prima volta ora ci sono finanziamenti che combinano questi benefici". Allen ha aggiunto che però il governo "deve stabilire come garantirà che i nuovi fondi forniscano boschi autoctoni di alta qualità e rispettosi della biodiversità".

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