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Martedì, 19 Marzo 2024
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Dalle risaie agli alpeggi il maltempo colpisce duro anche l'agricoltura

Milioni di danni nelle campagne del nord Italia in Val d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia

Intere greggi di pecore disperse, animali bloccati in alpeggio, serre divelte, frutteti e coltivazioni distrutti, alberi abbattuti, olive sbattute a terra, risaie allagate proprio nel momento della raccolta ma anche cascine isolate, frane nei terreni, strade rurali interrotte e ponti impraticabili con milioni di euro di danni all'agricoltura.

È quanto emerge da un primo bilancio tracciato dalla Coldiretti sugli effetti dell'ondata di maltempo che ha colpito duramente le campagne del nord Italia in Val d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia facendo esondare fiumi con frane e smottamenti diffusi. La perturbazione si è abbattuta sulle regioni più fragili della Penisola con Piemonte e Liguria che hanno ben il 100% dei Comuni con parte del territorio a rischio idrogeologico secondo l'analisi Coldiretti sulla dati Ispra che evidenzia una percentuale di rischio è la più alta a livello nazionale dove sono 7275 i comuni complessivamente a rischio, il 91,3% del totale. In Liguria - sottolinea l'organizzazione - si segnalano frane e smottamenti con difficoltà anche per le aziende in alpeggio ma si contano anche danni alle colture in campo con il forte vento e trombe d'aria che non hanno risparmiato le olive ormai prossime alla raccolta.

In Valle d'Aosta campi allagati per l'esondazione della Dora in bassa Valle, serre divelte dal forte vento, stalle evacuate e ancora frutteti distrutti e vigneti pesantemente danneggiati ma il maltempo ha colpito anche la rete viaria in particolare nel territorio della media e bassa Valle secondo la Coldiretti. In Piemonte il maltempo non ha risparmiato l'agricoltura con campi allagati in tutta la regione, imprese floricole della provincia di Verbania sott'acqua e difficoltà per i margari, che non sono potuti rientrare con gli animali a valle, essendo compromesse le infrastrutture viarie. Grave la situazione del riso nel triangolo d'oro tra Vercelli, Novara e Pavia in Lombardia si coltiva l'80% del riso in Italia con intere aziende agricole che - riferisce la Coldiretti - sono state allagate proprio alla vigilia del raccolto con la perdita di un intero anno di lavoro.

Il maltempo ha dunque colpito in un momento dunque importante per l'Italia che - continua la Coldiretti - si conferma primo produttore europeo di riso, con 228 mila ettari coltivati quest'anno e 4 mila aziende agricole che raccolgono 1,50 milioni di tonnellate di risone all'anno, pari a circa il 50% dell'intera produzione Ue e con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo.

“Il bilancio per l’agricoltura è pesante e anche questa volta e dimostra in modo inequivocabile che, aldilà del cambiamento climatico in atto, occorre investire in modo deciso sulla prevenzione, per evitare che si ripetano fenomeni di questo genere”, ha dichiarato dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte.

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