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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Benessere animale

"Basta gabbie nei pollai", lo dice anche l'Autorità europea per la sicurezza alimentare

In uno studio dell'Efsa si raccomanda di evitare anche mutilazioni e restrizioni alimentari. Le associazioni: "Serve revisione globale delle leggi dell'Ue sul benessere degli animali"

Evitare gabbie, mutilazioni e restrizioni alimentari. Questi i consigli forniti dagli scienziati dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) per migliorare il benessere dei polli da carne e delle galline ovaiole d'allevamento. L'ente ha appena pubblicato due pareri scientifici contenenti consigli sullo spazio, la densità degli animali, l'illuminazione, come pure le questioni relative al rumore e alla sporcizia. Gli esperti dell'Efsa hanno valutato i sistemi di allevamento utilizzati nell'Unione europea per i polli da carne e le galline ovaiole, individuando i pericoli a cui sono esposti i volatili e le relative conseguenze per il loro benessere. Il benessere dei volatili è stato valutato in base alle risposte degli animali, per proporre di conseguenza modalità per prevenire o attenuare le conseguenze nocive per gli animali. Le due valutazioni riguardano l'intero ciclo produttivo, dalla crescita dei pulcini alla fase di vero e proprio allevamento di polli da carne e galline ovaiole.

Tra le misure individuate c'è la richiesta di ridurre la densità degli stock in modo tale da fornire al pollame spazio sufficiente. Lo studio sottolinea anche come i polli da carne abbiano bisogno di più spazio e devono provenire solo da razze a crescita lenta. Si suggerisce anche di creare delle piattaforme sopraelevate che permettano ai volatili di rifugiarsi lontano dai loro simili. Si consiglia inoltre di utilizzare lettiere friabili e quando le galline si attaccano di evitare mutilazioni, come la rifilatura del becco, poiché quest'ultima è associata a danni ai tessuti molli e quindi ha un impatto negativo sul loro benessere.

La misura indicata come essenziale è quella di impedire l'uso di gabbie. Proprio questa era la richiesta formulata nella petizione End the cage age (Basta con le gabbie), sostenuta da una vasta coalizione animalista e per il benessere animale a livello europeo, capace di raccogliere oltre un milione di firme tra i cittadini europei. Come ricordano i promotori della petizione in un comunicato, circa 180 milioni di galline sono attualmente allevate in gabbie cosiddette "arricchite". Queste sono state progettate per soddisfare una serie di esigenze comportamentali delle galline, ma il confinamento limita ancora fortemente il comportamento naturale.

Alcuni Paesi già si apprestano ad eliminare le gabbie per le galline ovaiole come Austria, Cechia, Germania, Lussemburgo e Slovacchia. La regione belga della Vallonia e la Francia hanno invece vietato i sistemi di gabbie modificate o nuove. "Per molti anni i lobbisti dell'industria hanno sostenuto che l'allevamento in fabbrica è benefico per il benessere degli animali da allevamento, ma il parere odierno dell'organismo scientifico dell'Ue dimostra che si sbagliano", ha commentato Olga Kikou, responsabile europea di Compassion in World Farming, capofila della petizione contro le gabbie.

"I pareri scientifici di oggi", ha aggiunto Kikou, "offrono prove inconfutabili, screditando gli sforzi dell'industria e dei ministri per ritardare o impedire la tanto attesa revisione globale delle leggi dell'Ue sul benessere degli animali". I pareri scientifici dell'Efsa erano stati richiesti dalla Commissione europea nell'ambito della strategia Dal produttore al consumatore “Farm to fork” e andranno a fornire la base scientifica per la revisione della legislazione dell'Unione europea in materia di benessere degli animali. La proposta legislativa dell'esecutivo europeo è attesa per la seconda metà del 2023.

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