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Lunedì, 18 Marzo 2024
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In Ue si potranno mangiare i vermi: ok alla tarma della farina, il primo insetto autorizzato per il consumo umano

Dagli snack ai biscotti passando per gli hamburger, sono varie le possibilità di trasformazione del nuovo alimento, che dopo l'ok dell'Efsa ha ricevuto il via libera definitivo dagli Stati membri

Gli Stati membri dell'Ue hanno autorizzato la commercializzazione come alimento delle larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio, meglio note come tarme della farina. E' il primo ok dell'Ue a un insetto come alimento, che arriva a seguito della valutazione scientifica da parte dell'Efsa.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), come aveva scritto AgriFoodToday a gennaio, aveva dato il via libera ai prodotti alimentari derivati dalla tarma della farina, un insetto commestibile. I vermi vengono spesso dichiarati fonte di proteine utili per l’alimentazione e il settore di produttori Ue cerca da tempo l’ok definitivo per poter immettere i prodotti nel mercato unico. Anche in Italia, dove ha sede l'Italian Cricket Farm, che già produce mangimi per animali a base di insetti:

"Il nostro cibo a base di insetti e made in Italy"

Dagli snack ai biscotti passando per gli hamburger, sono varie le possibilità di trasformazione della materia prima di consumo, ora iscritta nel registro dei nuovi alimenti. Le valutazioni dell’Efsa, agenzia Ue con sede a Parma, hanno riguardato la sicurezza del prodotto, una tappa cruciale per la regolamentazione dei nuovi alimenti.

La richiesta dei francesi

La conclusione degli scienziati dell’Efsa è arrivata a seguito di una richiesta da parte della prima azienda di produzione di insetti per alimenti in Francia, la Micronutris, e potrebbe portare all'approvazione della cosiddetta “tarma della farina” in tutta l'Ue entro alcuni mesi. I componenti principali dell'insetto sono proteine, grassi e fibre, che offrono una fonte di cibo potenzialmente sostenibile e a basse emissioni. Una volta essiccato, si dice che l’insetto abbia un sapore molto simile alle arachidi. 

L'ultima parola ai consumatori

“Ci sono ragioni derivanti dalle nostre esperienze sociali e culturali, il cosiddetto 'fattore disgusto', che rendono il pensiero di mangiare insetti repellente per molti europei” ma “con il tempo tali atteggiamenti potranno mutare”. Ne è convinto Giovanni Sogari, ricercatore in ambito consumeristico all'Università di Parma. “La novità di usare insetti nei cibi ha suscitato grande interesse da parte del pubblico e dei media", scrive l’Efsa, prima di aggiungere sui vermi della farina: "I consumatori potranno scegliere con fiducia ciò che mangiano, ben sapendo che la relativa sicurezza è stata accuratamente verificata.

Il parere sul nuovo alimento

“Le formule a base di insetti - ha spiegato Ermolaos Ververis, chimico ed esperto Efsa in scienza degli alimenti, nonché coordinatore per il parere adottato - possono essere ad elevato contenuto proteico, benché i livelli proteici utili possono risultare sovrastimati quando sia presente la chitina, una delle principali sostanze che compongono l'esoscheletro degli insetti”. “Un nodo fondamentale della valutazione - aggiunge l’esperto - è che molte allergie alimentari sono connesse alle proteine, per cui dobbiamo valutare anche se il consumo di insetti possa scatenare reazioni allergiche”. “Tali reazioni - conclude Ververis - possono essere provocate dalla sensibilità individuale alle proteine di insetti, dalla reazione crociata con altri allergeni o da allergeni residuati da mangimi per insetti, ad esempio il glutine”.

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