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Martedì, 19 Marzo 2024
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Ue: “Sì alla soia Ogm per produrre alimenti e mangimi”

Bruxelles autorizza l’utilizzo dei semi geneticamente modificati, ma non la loro coltivazione sul suolo europeo. Il semaforo verde arriva dopo l’ok dell’Efsa e dei Governi nazionali

La Commissione europea ha dato il via libera all’utilizzo dei semi di soia geneticamente modificati per la produzione di alimenti e mangimi. La decisione è stata comunicata nella giornata di oggi con una nota dell’esecutivo Ue nella quale si precisa che la tipologia di soia geneticamente modificata, prima del disco verde di Bruxelles, è stata sottoposta “a una completa procedura di autorizzazione”, che include “una valutazione scientifica favorevole da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa)”, che ha sede a Parma.

La decisione di autorizzazione, precisa la Commissione, “non riguarda la coltivazione”. Il via libera dunque all’uso di soia geneticamente modificata importata dall’estero è stata subito ripresa dai media europei che hanno dato risalto ai primi produttori di soia Ogm, a partire dalle multinazionali Monsanto e Cargill. 

“Tutti gli Stati membri avevano il diritto di esprimere la loro opinione in seno al comitato permanente e successivamente al comitato di appello”, precisa l’esecutivo Ue, facendo intendere un ok condiviso dai Governi nazionali. Visto l'esito del processo, la Commissione europea “ha il dovere legale di procedere con l’autorizzazione”, si legge ancora nella nota. L'autorizzazione sarà valida per i prossimi 10 anni e tutti i prodotti ottenuti da questa soia geneticamente modificata saranno soggetti “alle rigide regole di etichettatura e tracciabilità dell’Ue”, precisa la Commissione.

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