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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ue vulnerabile a frodi agricole e accaparramento illegale dei terreni

La Corte dei conti europea avvisa: mancano tecnologie digitali per evitare utilizzo illegale dei fondi previsti dalla Politica agricola comune

Pericolo frodi per le sovvenzioni agricole previste dalla nuova Politica agricola comune (Pac). L'avvertimento arriva dalla Corte dei conti europea (Eca), che ha pubblicato un rapporto sui rischi di utilizzo illegale dei fondi a sostegno delle aziende agricole. Nel documento sono stati evidenziati casi del passato in cui i richiedenti non non avevano rivelato informazioni essenziali o avevano creato in modo artificiale le condizioni per soddisfare i criteri di ammissibilità al fine di beneficiare indebitamente degli aiuti economici. Secondo i revisori, queste lacune di monitoraggio persistono e rendono la Pac vulnerabile, consentendo l'accaparramento illegale di terreni e sussidi. La Commissione europea è stata pertanto invitata ad investire in tecnologie digitali capaci di prevenire e individuare queste pratiche illegali.

Illegalità diffusa

Secondo i dati forniti dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), l'impatto finanziario delle irregolarità fraudolente segnalate per la Pac nel periodo 2016-2020 è stato pari allo 0,09% della spesa totale, pari a 262 miliardi di euro. Uno dei principali rischi riguarda è la questione del land grabbing, che determina la concentrazione di terreni agricoli e sussidi nelle mani di grandi aziende e investitori, soprattutto nelle aree montane e negli Stati membri dell'Europa orientale. Questo fenomeno spesso include pratiche come la falsificazione di documenti, la coercizione, l'uso di influenza politica o di informazioni privilegiate, arrivando fino alla manipolazione delle procedure o al pagamento di tangenti.

Controlli superficiali

Secondo Nikolaos Milionis, il membro dell'Eca alla guida l'audit, ha sostenuto che la Direzione generale Agricoltura "non si è occupata a sufficienza" del land grabbing, dato che Bruxelles la considererebbe una questione che spetta agli Stati membri risolvere. "Poiché i sistemi di controllo della Pac rendono difficile sovrastimare la superficie ammissibile, i truffatori spesso prendono di mira terreni che non hanno un proprietario attivo", spiegano i revisori, aggiungendo che in questi casi rientrano terreni di proprietà pubblica o che appartengono a privati ma la cui proprietà non è chiara e ben definita. Il rapporto evidenzia che la legislazione non definisce il concetto di "terreno a disposizione dell'agricoltore", né richiede agli agricoltori di fornire la prova del loro diritto sul terreno quando presentano una domanda di aiuto.

Questione di competenze

I revisori criticano che tale questione sia di competenza del legislatore dello Stato membro anziché regolata a livello dell'Ue. "È molto importante agire sull'accaparramento dei terreni per assicurarsi che i fondi della Pac vadano ai beneficiari legittimi", hanno dichiarato i revisori ai giornalisti. La questione, hanno aggiunto, "non dovrebbe essere vista come una competenza puramente nazionale (sulla proprietà e il controllo dei terreni), poiché l'accaparramento dei terreni viene usato per deviare i fondi Ue dai loro obiettivi iniziali e indebolisce la Pac". I giudici proprio di recente hanno stabilito che quando un terreno è rivendicato dal proprietario e da una terza parte che lo utilizza senza basi legali, il terreno è da considerarsi a disposizione del proprietario.

La complessità facilita la frode

Il rischio di frode, avvisano i revisori, è direttamente proporzionale alla complessità della Pac. Più questa risulta ostica a livello burocratico, come spesso lamentano i piccoli agricoltori, più si presta agli inganni. Secondo i revisori, i problemi più gravi si riscontrano nello sviluppo rurale e nelle misure di mercato specifiche. Per questa ragione hanno inviato alcune raccomandazioni specifiche: "In particolare, la Commissione dovrebbe chiarire il ruolo degli organismi di certificazione nella valutazione delle misure antifrode degli organismi pagatori e rivedere come gli organismi pagatori stanno attuando le nuove linee guida per verificare se la terra è legalmente a disposizione dell'agricoltore".

Tecnologie efficaci

L'altro suggerimento si riferisce all'introduzione di tecnologie per un monitoraggio più efficace dei potenziali schemi illegali. Vengono espressamente citati: uno strumento di rilevamento di frodi di nome Arachne, la condivisione delle migliori pratiche sull'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico per identificare i modelli più comuni di illeciti. "Sistemi di controllo solidi aiutano, ma è anche necessario sviluppare un approccio più proattivo per individuare le frodi", hanno affermato i revisori. I revisori invitano Bruxelles a non limitarsi ad agire sui casi segnalati o di cui si occupano i media, ma di promuovere una "cultura della vigilanza" supportata da queste nuove tecnologie, al fine di “supervisionare i progressi e innescare correzioni laddove vengono rilevate carenze".

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