La caccia alle frodi al made in Italy corre anche sulle piattaforme dell'e-commerce
Il report 2020 dell'Autorità italiana antifrode: su circa 70mila controlli, le irregolarità hanno riguardato l’11% dei prodotti, con oltre 4mila contestazioni amministrative e 22 milioni di chili di merce sequestrata per un valore di oltre 21 milioni di euro
L’Italia vanta una produzione consolidata di prodotti agroalimentari di eccellenza con 873 produzioni certificate, in cui è il vino ad avere un ruolo di primo piano, sia perché concentra il 60% delle certificazioni riconosciute e sia per il suo peso nell’export agroalimentare italiano. Nel complesso, la filiera agroalimentare si conferma, anche nel 2020, in valore pari a circa 550 miliardi di euro in tutte le sue componenti, pari ad oltre il 15% del PIL italiano. La tutela di questo patrimonio contro le frodi, le usurpazioni, i fenomeni di “italian sounding” e il contrasto alla criminalità agroalimentare viene assicurata principalmente con l’azione dell’Autorità antifrode nazionale (ICQRF), un dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentare e Forestale.
Dal report annuale 2020 di questa Autorità, si evince che i controlli antifrode sono stati oltre 70.000 e le irregolarità hanno riguardato circa l’11% dei prodotti, con oltre 4.000 contestazioni amministrative e 22 milioni di kg di merce sequestrata per un valore di oltre 21 milioni di euro. I comparti maggiormente interessati dai controlli sono il vitivinicolo, l’oleario, il lattiero-caseario, i cereali e i derivati, l’ortofrutta e le conserve vegetali. La tutela dei prodotti agroalimentari, inoltre, viene effettuata anche su web con azioni di collaborazione con le piattaforme Ebay, Alibaba, Amazon e Rakuten per bloccare vendite, annunci ingannevoli e/o evocativi dei prodotti di eccellenza. In particolare, i casi di prodotti interessati da interventi di controllo su piattaforme web sono stati oltre 4.000, nel periodo 2015-2020, e al primo posto si ritrova il Prosecco, seguito nella cinquina, dal Parmigiano Reggiano, i Wine kit, l’olio Evo Toscano e il Prosciutto di Parma.
Anche il biologico, inoltre, è fortemente attenzionato dall’ICQRF che solo nel 2020 ha effettuato oltre 7.000 controlli su 4.475 operatori ed ha operato sequestri per oltre 1 milione di euro. Le produzioni agroalimentari italiane, infine, sono state anche oggetto di specifiche azioni di tutela come: a) il Piano Coordinato di Controllo UE per contrastare pratiche illegali sulle vendite e pubblicità on-line, b) i Controlli pratiche sleali che hanno riguardato segnalazioni relative alle modifiche contrattuali sia per quanto riguarda prezzi sia quantitativi pattuiti, c) il Programma di controllo bevande spiritose e alcool mirato a contrastare fenomeni fraudolenti e pericolosi sia dal punto di vista commerciale sia per la salute pubblica.