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Venerdì, 19 Aprile 2024
La polemica

"Ue dice di lottare per il Clima ma spende più per promuovere il consumo di carne che di verdura"

ProVeg denuncia: nel 2021, anno internazionale di frutta e verdura, investiti 54 milioni per pubblicizzare prodotti di derivazione animale e solo 35 per quelli vegetali

L'Unione Europea ha stanziato quasi 54 milioni di euro per promuovere carne e latticini nel 2021, nonostante fosse l'anno internazionale della frutta e della verdura, e nonostante lei stessa insiste sul fatto che la riduzione del loro consumo è fondamentale nella lotta ai Cambiamenti climatici. Paradossalmente nello stesso anno per pubblicizzare i prodotti vegetali sono stati spesi solo 35 milioni di euro. È quanto emerge da una recente pubblicazione, diffusa da Proveg International, organizzazione impegnata nella promozione di diete prive di derivati animali. "Purtroppo queste cifre suggeriscono che, nonostante la strategia Farm to Fork riconosca i benefici del consumo di più prodotti a base vegetale, nel 2021 l'Unione europea ha continuato a spendere milioni in più per diete che danneggiano la nostra salute e il nostro pianeta", ha commentato Jasmijn de Boo, vicepresidente di ProVeg International.

Nel 2021, la Commissione ha lanciato un'iniziativa per rivedere i criteri di promozione dei prodotti alimentari, "al fine di rafforzare il suo contributo alla produzione e al consumo sostenibile, e in linea con il passaggio a una dieta più vegetale, con meno carne rossa e lavorata e più frutta e verdura". L'Italia deve ancora posizionarsi in modo netto rispetto a questo nuovo indirizzo, dato che vanta una vasta quantità di prodotti tipici, come prosciutti, formaggi locali e salumi tipici, che costituiscono anche una fetta importante dell'export, sia all'interno dell'Unione europea che verso i Paesi terzi.

L'organizzazione vegetariana si augura, invece, che a partire dal 2022 l'esecutivo comunitario si attenga all' obiettivo di promuovere diete più “green”, aumentando la spesa destinata a promuovere un'alimentazione più ricca di frutta e verdura e mettendo fine alla promozione di carne e latticini. “I cittadini europei dovrebbero essere incentivati a prendere decisioni alimentari più sane e sostenibili in linea con la strategia Farm to Fork. Questo può accadere solo se l'Europa ha il coraggio di agire sulla base della scienza, spostando il bilancio dell'agro-promozione dell'Ue verso diete più basate sulle piante, e ponendo fine alla promozione di prodotti dannosi", ha concluso Jasmijn de Boo.

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