"Agricoltura italiana seconda nell'Ue per valore della produzione”. In difficoltà il settore della carne
Aumenta la ricchezza proveniente dalla terra e sfiora quota 57 miliardi, l’ammontare più alto dal 2013 a oggi. Più in generale cresce l’intero comparto europeo grazie a vini, uva e mais. Brutte notizie per il mercato suinicolo e del latte
Il valore della produzione dell’intero settore agricolo italiano è cresciuto nel 2018 del 3%, arrivando a 56,9 miliardi di euro. A certificarlo è l’Eurostat, Ufficio di statistica dell’Unione europea, che ha rilevato come il comparto agricolo del Belpaese abbia toccato il valore più alto dal 2013 a oggi. L’Italia si conferma dunque la seconda potenza agricola europea, alle spalle della sola Francia, che nel 2018 ha generato una ricchezza pari a 77,2 miliardi.
Gli altri Paesi Ue
Tra gli Stati membri col settore primario più sviluppato, il valore della produzione totale rispetto al 2017 è aumentato del 5,6% in Francia e del 3,0% in Spagna e, appunto, in Italia. In gravi difficoltà è invece il comparto agricolo tedesco, che nel 2018 ha segnato un pessimo -6,3% rispetto all’anno precedente.
Buone notizie per il vino
A crescere, più in generale, è l’intero settore agricolo Ue (+0,6%), grazie a forti incrementi di valore registrati nel comparto vinicolo, delle uve e della produzione di mais. Ad andare male in tutta Europa è invece il mercato della carne di maiale e del latte. Bruxelles certifica un valore totale per l’agricoltura Ue pari a 434,3 miliardi di euro generati nel solo 2018.
Total agricultural output in the EU up by 0.6% in 2018 ?
Increases for ? wine, ? grapes and ? grain maize; decreases for ? pigs and ? milk
?? For more information: https://t.co/BcBQ9MRsiO pic.twitter.com/JOlgNMvSHC— EU_Eurostat (@EU_Eurostat) November 14, 2019
Allevamenti in difficoltà
A determinare l’ottima performance italiana è stato soprattutto il guadagno sul fronte dei seminativi (+6,9%) mentre il valore delle produzioni animali è calato, in linea con quanto accaduto nel resto d'Europa (-2,8% in Italia, -2,4% nell'Ue a 28).