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Martedì, 23 Aprile 2024
Filiera

“Mai più animali in gabbia”, attivisti annunciano un milione e mezzo di firme

Obiettivo raggiunto per la campagna End the Cage Age, che mira a migliorare le condizioni di vita dei capi d’allevamento. La proposta verrà quindi discussa dalle istituzioni europee

La convalida delle firme mette il sigillo sul successo della campagna “End the Cage Age”, volta ad abolire l’uso delle gabbie nell’allevamento degli animali. Una battaglia promossa da 170 organizzazioni ambientaliste, ecologiste e animaliste, tra cui venti associazioni italiane, che negli ultimi dodici mesi hanno raccolto le adesioni dei cittadini che hanno a cuore il benessere di suini, polli e qualunque essere vivente capace di provare emozioni, ma che è costretto a vivere dietro le sbarre. Oltre un milione e mezzo di firme permetteranno all’Iniziativa dei cittadini europei, strumento comunitario di partecipazione diretta, di approdare a Bruxelles con un forte sostegno popolare.

Il successo

Si rivendica il superamento della soglia minima richiesta dal diritto dell'Ue in 21 Stati membri, “una novità nella storia delle Iniziative dei cittadini europei”. I promotori hanno inviato una lettera aperta alla nuova presidente della Commissione europea e ai commissari designati competenti, invitandoli a “dare uno slancio nuovo e progressista all'elaborazione delle politiche dell’Ue” e porre fine all'uso di gabbie in agricoltura.

Animali in gabbia

“Oltre 300 milioni di suini, galline, conigli, anatre, quaglie e vitelli sono imprigionati in gabbia in tutta l’Ue”, denunciano gli animalisti. “La maggior parte delle gabbie - sottolineano - negano agli animali lo spazio per muoversi liberamente”. “Le gabbie sono crudeli e completamente inutili”, concludono gli attivisti.

Nei prossimi mesi le istituzioni Ue dovranno esprimersi sulla proposta che ha incontrato il largo consenso da parte dei cittadini.

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