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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Riso, Confagricoltura a Bruxelles: "Dazi su import da Cambogia e Myanmar"

Il presidente Giansanti in missione nella capitale Ue in vista della riunione del comitato Sistema Preferenze Generalizzate che, il prossimo 5 dicembre, si esprimerà sulla proposta della Commissione di applicare la clausola di salvaguardia sulle importazioni di Indica dai due Paesi asiatici

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sarà domani a Bruxelles per una serie d'incontri alla vigilia della riunione del comitato “Sistema Preferenze Generalizzate” che, il prossimo 5 dicembre, si esprimerà sulla proposta della Commissione europea di applicare la clausola di salvaguardia sulle importazioni di riso Indica da Cambogia e Myanmar.

Confagricoltura ricorda che nel comitato “Sistema preferenze generalizzate” sono presenti i rappresentanti delle amministrazioni dei 28 Stati membri, che si dovranno pronunciare sulla proposta della Commissione, presentata a metà novembre, riguardante il ripristino di dazi doganali sull’import di riso Indica dai due Paesi asiatici.

“A Bruxelles - ha dichiarato Giansanti - ribadirò ai miei interlocutori che l’applicazione della clausola di salvaguardia è di fondamentale importanza per i risicoltori italiani ed europei. L’indagine della Commissione ha dimostrato che negli ultimi anni hanno subito un rilevante danno economico”.

Secondo i dati della Commissione europea, nel periodo settembre 2012 - agosto 2017, l’import da Cambogia e Myanmar è via via aumentato fino ad incidere per più del 30 per cento sul totale delle importazioni. Nello stesso periodo, la produzione della UE è crollata del 40 per cento e dal lato dei prezzi si è registrata una diminuzione tra il 20 e il 40 per cento.

“Le conclusioni dell’indagine della Commissione Ue sono di assoluta chiarezza – ha puntualizzato il presidente di Confagricoltura -. Il riso Indica prodotto in Cambogia e Myanmar arriva sul mercato della Ue in volumi e livelli di prezzo tali da determinare serie difficoltà agli operatori europei del settore. Pertanto, ricorrono tutte le condizioni previste per il rispristino dei dazi nel triennio 2019-2022”.

“Sarebbe molto deludente – ha concluso il presidente Giansanti – non ottenere, il 5 dicembre, il consenso maggioritario da parte degli altri Stati membri”. Per sensibilizzare le amministrazioni degli altri Stati membri sulle legittime e fondate aspettative dei risicoltori, il presidente della Confagricoltura ha già inviato nei giorni scorsi una lettera ai consiglieri agricoli delle Ambasciate a Roma.

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