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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Con il nuovo governo la linea italiana non cambia: "No deciso al Nutriscore"

Il ministro dell'Agricoltura Patuanelli: "Penalizza prodotti caposaldo della dieta mediterranea. Il suo uso resti volontario e siano esclusi i prodotti a Indicazione geografica tipica"

Nello "spinoso" tema delle etichettature, da parte dell'Italia rimane "fermo e deciso il rifiuto del Nutriscore e dei modelli di etichettatura nutrizionale che distorcono le informazioni al consumatore". Lo ha ribadito il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, in audizione davanti alla Commissione Agricoltura in Senato, segnalando così che nonostante il cambio di governo la linea di Roma non cambia.

"Non è ammissibile che una bibita gasata senza zucchero abbia il bollino verde e invece prodotti che sono dei capisaldi della dieta mediterranea, come olio d'oliva o parmigiano reggiano, vengano penalizzati”, ha affermato il ministro, spiegando che l'Italia “ha proposto un modello alternativa con il cosiddetto 'schema a batteria', nella convinzione che possa essere utile al consumatore”. In ogni caso, ha continuato, “crediamo che tali schemi debbano restare volontari e non obbligatori, e che vadano comunque esentate da una eventuale applicazione obbligatoria le produzioni a indicazioni geografica".

Per Patuanelli, comunque, "non sono immaginabili modelli di etichettatura che non ne evidenzino contenuti ed elementi in virtù di modelli culturali e alimentari non nostri”. Secondo il ministro, “considerato che la maggior parte degli attuali sistemi agroalimentari mediterranei non sono sostenibili a causa della perdita di biodiversità, del degrado delle risorse naturali, dei cambiamenti climatici, dell'elevato apporto energetico sono necessarie misure urgenti per promuovere e diffondere la dieta mediterranea come modello di dieta sostenibile soprattutto nelle nazioni dell'area”, e questo sarebbe anche un “volano per la promozione della qualità dei prodotti agroalimentari, per la salvaguardia della biodiversità e per il sostegno di politiche a tutela del lavoro agricolo".

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