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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pesca, da Ue misure straordinarie per tutelare imprese da Brexit senza accordo

Bruxelles vara due misure per evitare danni ai pescatori europei, con compensazioni e mutuo riconoscimento dell'accesso alle acque dell'Unione e del Regno Unito

Nell'attesa di capire le mosse di Londra, l'Ue prova a mettere al sicuro i settori economici più esposti a una eventuale uscita del Regno Unito senza accordo con Bruxelles. Tra questi, quello della pesca. Oggi, l'esecutivo Ue ha adottato due proposte di emergenza per tutelare i pescatori europei.

La prima proposta permette ai pescatori e agli operatori degli Stati membri dell'Ue di ricevere una compensazione dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per l'arresto temporaneo delle attività di pesca. "Cio' contribuirà a compensare parte dell'impatto di un'improvvisa chiusura delle acque del Regno Unito alle navi da pesca dell'Ue in uno scenario di assenza di accordi", sottolinea la Commissione.

La seconda proposta modifica il regolamento sulla gestione sostenibile delle flotte esterne: l'obiettivo di questa proposta è garantire che l'Ue sia in grado di garantire alle navi del Regno Unito l'accesso alle acque dell'Ue fino alla fine del 2019, a condizione che alle navi dell'Ue venga garantito anche l'accesso reciproco alle acque del Regno Unito. La proposta prevede anche una procedura semplificata per autorizzare le navi del Regno Unito a pescare nelle acque dell'Ue e le navi europee a pescare nelle acque del Regno Unito - nel caso in cui il Regno Unito conceda tale accesso. La proposta è limitata al 2019 e si basa sull'accordo del Consiglio "Agricoltura e pesca" del 17 e 18 dicembre 2018 sulle possibilità di pesca per il 2019.

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