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Venerdì, 29 Marzo 2024
Innovazione

Così abbiamo ridotto del 30% i consumi di acqua e energia nei campi di tabacco

Parla Marco Bezzi, ceo della start up BlueTentacles, che grazie a un concorso è riuscita a conquistare una multinazionale come Philip Morris. Nel nome dell'innovazione e della lotta al cambiamento climatico

Ridurre i consumi idrici ed energetici nella coltivazione del tabacco fino al 50 per cento attraverso l’uso di internet e dell’intelligenza artificiale. E’ quello che è riuscita a fare Bluetentacles, dove Blue è l’acqua e Tentacles i tentacoli delle reti wifi con cui la start up lavora in agricoltura. Un’azienda che nel 2019 ha vinto il concorso per l’innovazione  “BeLeaf: Be The Future” lanciato da Philip Morris Italia in collaborazione con l’incubatore di start-up Digital Magics. 

Risparmi d'acqua del 50%

“Proponiamo soluzioni per rendere intelligenti impianti di irrigazione già installati”, spiega il ceo della start up, Marco Bezzi. “Grazie a un sistema di sensori si riesce a risparmiare almeno un 30% di acqua e un 30% di energia; sul tabacco abbiamo raggiunto risparmi vicini al 50%. Grazie allo stesso sistema è anche possibile comandare da remoto gli impianti sulla base del consiglio irriguo generato dalla soluzione Bluetentacles", ha specificato Bezzi. 

La competizione per start up si concentrava su cinque aree del settore tabacchi colo (digitalizzazione agricola, tracciabilità, visione end-to-end della foglia di tabacco, tecnologie di filiera, all-in-one portal) e aveva lo scopo di offrire a startup e a Pmi la possibilità di sviluppare strumenti e processi innovativi nell’ambito dell’agritech e nella coltivazione del tabacco. Oltre sessanta le idee presentate sulla piattaforma dedicata al concorso di cui la vincitrice è stata Bluetentacles che ha puntato attraverso Iot (Internet delle Cose) e Intelligenza Artificiale a ridurre i consumi idrici ed energetici, migliorando l’irrigazione con una soluzione retrofit, cioè l’aggiungere nuove tecnologie o funzionalità ad un sistema più vecchio per prolungarne la vita e soddisfare nuove esigenze.

“La collaborazione con PhilipMorris è nata grazie al progetto BeLeaf - dice Bezzi - Alla fine, siamo stati selezionati per istallare in campo, presso un agricoltore che fornisce tabacco per Philip Morris, la nostra tecnologia. E anche con questo agricoltore l’esperienza è stata molto interessante, per la grande ricettività alla nuova tecnologia”, ha ricordato.

BlueTentacles ha sviluppato, ad esempio, sistemi per la comunicazione tra i dispositivi in campo e la piattaforma in cloud che permettono di aprire e chiudere le valvole irrigue. Oppure, un nodo di interfaccia per la gestione di diversi segnali da abbinare alla diversa sensoristica per la lettura dei dati e la gestione da piattaforma. O, ancora, un attuatore che è in grado di pilotare fino a 4 elettrovalvole ed è in grado di recepire ingressi digitali e analogici. Oppure, BlueMeteo, una stazione meteo altamente localizzata per il monitoraggio dei principali parametri ambientali. 

“Fumare fa male – dice Cesare Trippella, responsabile della divisione tabacchi in foglia per Philip Morris International in Europa – Ma proprio per questo abbiamo lanciato una sfida forte che è quella di smettere di fare le sigarette tradizionali per andare verso un nuovo paradigma, verso il tabacco riscaldato, verso prodotti alternativi”. Una sfida che vuol dire “una trasformazione su tutta la filiera”, continua. Questo significa che mentre “in passato compravamo tabacco da intermediari mondiali, dal 2010 abbiamo deciso di cambiare” e “abbiamo deciso di farlo direttamente dai produttori italiani, di creare un modello nuovo e innovativo, togliendo le intermediazioni e le inefficienze”. Dunque, una filiera “completamente integrata” e “sostenibile”, che va “dal seme al prodotto finale”. 

L'innovazione made in Italy

Ma perché tutto questo in Italia? Perché l’Italia gioca un ruolo molto importante nella produzione di tabacco. “Siamo l’eccellenza numero uno al mondo, siamo copiati in tutto il mondo”, ha detto Trippella. “Il 90% delle macchine per la produzione agricola del tabacco sono italiane. Le macchine per fare il packaging sono nel distretto del bolognese”, ha ricordato. “Queste eccellenze hanno portato valore aggiunto all’Italia. Il primo stabilimento creato da zero dove sono fatti i prodotti di nuova generazione è a Bologna. Nel 2014 abbiamo fatto un investimento di più di un miliardo di euro, con migliaia di persone che lì lavorano e abbiamo creato un indotto”, ha spiegato. 

Come spiega Philip Morris International sul suo sito web, l’Italia è il principale produttore di tabacco in Europa e circa la metà della produzione italiana annuale viene acquistata direttamente da Philip Morris. In questo quadro si inseriscono gli accordi e i programmi che Philip Morris Italia ha sottoscritto con istituzioni e associazioni di categoria. E’ in questo contesto che si inserisce anche il concorso BeLeaf vinto da Bluetentacles e la ricerca di soluzioni efficaci al servizio delle aziende del settore.

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