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Giovedì, 25 Aprile 2024
Innovazione

Il Regno Unito ora punta sul genoma editing per piante e animali: "Avremo cibo più salutare"

Londra, che ora può grazie alla Brexit, vuole regolamentare la tecnica in maniera differente dai tradizionali Ogm per ottenere coltivazioni meno dipendenti dai pesticidi e bestiame più resistente alle malattie. Ma gli animalisti temono conseguenze negative sulle condizioni degli allevamenti

Con le mani libere dai regolamenti europei il Regno Unito ha deciso di puntare sull'editing genomico, affermando che questo gli permetterà di avere cibo più salutare.

Il genoma editing

A differenza che nei vecchi tipi di Ogm, l'editing genetico non comporta l'introduzione di Dna da specie diverse ed è considerato da molti scienziati meno pericoloso. La tecnica si basa sul taglio e l'unione di sezioni di Dna all'interno di un singolo genoma per apportare cambiamenti che prima erano possibili solo attraverso un lungo allevamento selettivo di piante e animali che durava anni. In base una proposta del governo di Londra, e su cui ora inizieranno una serie di consultazioni, gli organismi modificati geneticamente con questa tecnica non saranno più regolamentati con lo stesso regime delle colture Ogm tradizionali, che sono soggetti a regole così rigide in Europa che al momento solo un tipo di mais viene coltivato e commercializzato nell'Ue.

I vantaggi

Gli scienziati britannici ritengono che l'allentamento delle normative consentirà lo sviluppo di alimenti più sani e renderà le colture meno dipendenti da pesticidi e fertilizzanti e gli animali saranno meno vulnerabili alle malattie, il che ridurrebbe la necessità di antibiotici e quindi la probabilità di sviluppare superbatteri resistenti. “L'editing genetico ha la capacità di sfruttare le risorse genetiche fornite da madre natura, al fine di affrontare le sfide della nostra epoca. Ciò include la coltivazione di colture che danno risultati migliori, la riduzione dei costi per gli agricoltori e degli impatti sull'ambiente, e aiutandoci tutti ad adattarci alle sfide del cambiamento climatico ", ha dichiarato George Eustice, Segretario di Stato per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali del governo di Boris Johnson.

I rischi

Ma gli animalisti temono che le conseguenze per le bestie e l'ambiente potrebbero essere pesanti. Come riporta il Guardian Peter Stevenson, dell'associazione Compassion in World Farming, ha sottolineato come ad esempio la selezione genetica per i polli da carne, modificati per ottenere rapidi tassi di crescita, hanno dato luogo ad anomalie delle gambe rendendoli spesso zoppi. Allo stesso modo quella delle galline ovaiole, modificate per ottenere un'elevata produzione di uova, ha causato loro l'osteoporosi, lasciandole vulnerabili alle fratture ossee. "Ci stiamo spingendo sempre più lungo la rotta dell'agricoltura industriale", ha avvertito l'attivista secondo cui si "sta consolidando un sistema agricolo antiquato che faremmo meglio ad abbandonare" perché l'allevamento di animali resistenti alle malattie non farebbe altro che incoraggiare gli agricoltori a usate tecniche di allevamento sempre più intensive, portando a un sovraffollamento e a un minore benessere degli animali.

Francia e Italia favorevoli

In Europa sono Francia e Italia che stanno spingendo per allargare le maglie dei regolamenti comunitari e consentire le sperimentazioni e l'utilizzo del genoma editing, ma la tecnica al momento è proibita in quanto una sentenza del 2018 della Corte di giustizia europea afferma che deve essere regolamentata allo stesso modo delle vecchie tecnologie di modificazione genetica.

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