Arriva l'aceto balsamico sloveno, Coldiretti: "Attacco al made in Italy"
Dopo il precedente in Germania, un altro potenziale concorrente per i produttori italiani si affaccia sul mercato Ue. E l'organizzazione degli agricoltori chiede un intervento in sede comunitaria
La Slovenia ha varato una norma con la quale qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come “aceto balsamico”. Una palese violazione, secondo Coldiretti, che va contro le regole "comunitarie che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore", dato che l'aceto balsamico di Modena e quello di Reggio Emilia hanno ottenuto da tempo le etichette Igp e Dop da parte della Commissione Ue. Ma quello sloveno è, continua l'organizzazione, anche uno "scippo" che "mette a rischio un miliardo di euro di valore al consumo" e "un attacco all’intero sistema del made in Italy di qualità".
La decisione del governo di Lubiana, sempre stando a quanto riporta la Coldiretti, "è stata già notificata alla Commissione europea" e potrebbe costituire un precedente pericoloso per le altre Igp/Dop italiane. In realtà, a essere tutelati dalle leggi Ue sono "l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’Aceto Balsamico di Modena IGP (Indicazione Geografica Protetta), l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio DOP, e l’Aceto Balsamico di Reggio Emilia IGP", come ricorda la stessa Coldiretti. La tutela riguarda il prodotto con una sua connotazione "geografica" (di Modena o di Reggio Emilia), ma non la denominazioni "aceto balsamico" in sé.
Almeno questa è stata l'interpretazione della Corte di giustizia dell'Ue, che nel 2019 ha dato ragione alla tedesca Balema che produce per l'appunto un suo aceto balsamico. In sostanza, tale tipo di aceto non è un'esclusiva italiana, secondo i giudici europei. Nonostante questa sentenza, Coldiretti chiede al nuovo governo Draghi di "attivarsi immediatamente a livello comunitario per garantire la difesa di uno dei prodotti simbolo del made in Italy".