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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lavoro

Agricoltura e sostenibilità, Patuanelli: non è solo ambientale, c'è anche quella economica

Per il ministro italiano la Pac deve fissare obiettivi "sfidanti" ma dare anche "flessibilità" agli Stati che devono raggiungerli, perché "non partiamo tutti dalla stessa condizione"

È importante puntare alla sostenibilità ambientale nella nuova Politica Agricola comune e avere obiettivi “sfidanti”, ma non bisogna dimenticare la sostenibilità economica delle misure e quindi bisogna dare “flessibilità” agli Stati nella loro applicazione perché “non partiamo tutti dalla stessa condizione". A margine del Consiglio Ue a Bruxelles il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ha parlato della riforma della Pac,il tema caldo di discussione tra i governi.

L'agricoltura "deve dare un contributo alla sostenibilità ambientale e sociale, ma la sostenibilità economica del settore primario è dominante. Per questo" a livello Ue "diciamo di fissare obiettivi sfidanti, ma diamo la flessibilità agli Stati membri per raggiungere quegli obiettivi, perché non partiamo tutti dalla stessa condizione", ha affermato. "Non abbiamo le grandi campagne francesi, né i terreni tedeschi: abbiamo le nostre peculiarità e ciascuno Stato membro deve poter attuare interventi che consentano di raggiungere gli obiettivi", ha continuato Patuanelli, sostenendo che "sono ore e giornate intense per il futuro dell'agricoltura” europea ed è “necessario che ciascuno Stato, il Parlamento e la Commissione facciano qualche passo indietro per farne altri avanti tutti insieme", nelle trattative che sono in stallo da mesi. Per Patuanelli, "è necessario chiudere l'accordo sulla Pac post 2020”, ma è anche “necessario comprendere le esigenze dei diversi Stati".

Nel negoziato sulla Pac, l'Italia ha insistito "su un punto in particolare e lo abbiamo ottenuto. E non era così scontato: l'aumento del prelievo dall'1% al 3% sul primo pilastro per la gestione del rischio. Abbiamo visto le gelate e le calamità naturali ripetersi di anno in anno", ha rivendicato. Per il ministro "è un elemento significativo”, mentre “l'altro elemento per noi importante è la giusta flessibilità. Noi chiediamo che vengano fissati obiettivi sfidanti e ambiziosi anche in termini di architettura verde, partendo però dal presupposto che l'agricoltura produce beni primari".

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