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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro

Chi sono i campioni d'incasso italiani dei fondi Ue per l'agricoltura

I primi sei beneficiari in Italia hanno ricevuto oltre 100 milioni nel 2019. Da Orogel a Bonduelle, passando per le cooperative trentine e il consorzio Unaprol: ecco i marchi che ricevono più risorse dalla Pac

Nel 2019, in Italia, ben 6 aziende hanno ricevuto poco oltre 100 milioni di euro dalla Pac, la politica agricola comune dell'Ue. Si tratta di circa il 2% dell'intero pacchetto di fondi che l'agricoltura italiana ha ricevuto quell'anno. Potrebbe sembrare una quota irrisoria, se non fosse che a dividersi il resto della torta ci sono 1,6 milioni di aziende. E' quanto emerge dall’ultimo studio pubblicato dalla Direzione generale delle politiche interne del Parlamento europeo.

Su richiesta della commissione per il Controllo dei bilanci, i tecnici dell’Eurocamera hanno messo assieme i dati relativi ai contributi per il settore agricolo erogati nel 2019. La lista dei principali beneficiari, così come gli importi a loro destinati, ripropone il tema più volte evocato della concentrazione dei fondi Ue a favore dei grandi gruppi dovuto all’assegnazione di buona parte delle risorse in proporzione agli ettari di terra coltivata. Un metodo che ha convinto le aziende agricole italiane ad associarsi in maxi consorzi e cooperative. Ma tra le pagine dello studio, che prende in esame anche i fondi di coesione, c’è dell’altro. 

Beneficiari diretti e finali

Gli autori lamentano infatti che “è attualmente impossibile ottenere un elenco completamente accurato dei beneficiari finali della Pac o della politica di coesione”. “I sistemi di rendicontazione” delle due grandi voci di spesa del bilancio Ue, ossia i pagamenti diretti e il fondo per lo sviluppo rurarle, “non sono obbligatori per legge e pertanto non contengono informazioni sui beneficiari finali”. L’inefficace sistema di monitoraggio porta con sé diverse conseguenze. “Ad esempio, se una persona fisica, un'azienda o una pubblica amministrazione possiede diverse società che ricevono fondi in diversi Paesi, le società che ricevono i fondi appaiono nei sistemi di segnalazione dei rispettivi Paesi” e se si vuole capire quanto ricevono in totale occorre raggruppare i dati transnazionali.

È il caso della multinazionale francese dell’ortofrutta Bonduelle, che nel 2019 ha ricevuto oltre 10 milioni di euro di fondi. Il sistema comporta anche la necessità di fare una distinzione tra i beneficiari diretti, ovvero l’azienda, l’ente pubblico o la persona che riceve i fondi, e i beneficiari finali, ovvero chi riceve materialmente il contributo (nel caso dell’azienda beneficiaria di fondi Ue, si tratta del proprietario dell’impresa). 

La capolista

Attingendo ai soli dati sui beneficiari diretti, dallo studio emerge che i sei gruppi di imprese che hanno ricevuto più fondi dalla Pac (Politica agricola comune) nel 2019 hanno incassato da Bruxelles oltre 105 milioni di euro. La capolista dei beneficiari, con oltre 32 milioni di fondi, è l’emiliana Finaf (First International Association Fruit) che sul sito ufficiale si definisce come “la più grande Associazione di Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli transnazionale nel panorama europeo, con una base sociale di oltre 9.000 aziende agricole che operano nel settore dell’ortofrutta fresca e trasformata”. Tra le organizzazioni socie figurano l’Orogel e Funghi delle Terre di Romagna. 

Gli altri gruppi nella top-6

Il secondo beneficiario diretto di fondi Pac nel 2019, con 23,4 milioni di euro, è stato il gruppo Vi.Va. Visione Valore, società cooperativa con sede a Cesena e che include una serie di marchi ombrello “già posizionati e affermati sui mercati”, si legge sul sito del gruppo “come Solarelli e Almaverde Bio”. I terzi classificati, con 18,2 milioni di euro, sono i sudtirolesi di VOG (Verband der Südtiroler Obstgenossenschaften/Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell'Alto Adige), specializzati nella produzione di mele. 

Il consorzio olivicolo Unaprol è il quarto beneficiario diretto, con 11,3 milioni di euro di fondi ricevuti. La società “rappresenta gli interessi di 160 mila imprese associate in Italia articolate in organizzazioni economiche territoriali con 258mila ettari in produzione di qualità e 10mila aziende in tracciabilità”. Gli altri beneficiari diretti di fondi Pac sono inclusi nella tabella qui sotto, mente per i beneficiari finali si rimanda all’appendice dello studio pubblicato dal Parlamento europeo.

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